Conte rivela cosa ha detto ad Hakimi nel finale di Parma-Inter: “Lì abbiamo vinto la partita”
Antonio Conte molto soddisfatto dopo la vittoria della sua Inter sul campo del Parma che proietta i nerazzurri a +6 sul Milan in vetta alla classifica. Il tecnico nerazzurro già nei minuti di recupero sul terreno di gioco del Tardini era stato protagonista di una plateale esultanza quando ha abbracciato con vigore Hakimi autore di un pressing asfissiante che ha costretto l'avversario a perdere il pallone. Lo stesso Conte al termine della gara ha svelato cosa ha detto al laterale marocchino in quella concitata occasione: "Nessuno schiaffone – ha detto infatti l'allenatore nerazzurro a Sky Sport a riguardo –. Io gli ho preso la testa e gli ho detto bravo. Hakimi è stato bravissimo nel pressare l'uomo e costringerlo a perdere palla. In quel momento abbiamo vinto la partita. Sta aumentando la resilienza del gruppo".
Queste invece le altre parole rilasciate da Antonio Conte al termine di Parma-Inter ai microfoni di Sky Sport: "Non penso sia stata una partita sporca. È stata una partita giocata da entrambe le squadre. Noi oltre ai due gol abbiamo costruito tante occasioni. Il Parma è una buona squadra. Al di là dell'amicizia che mi lega a Roberto D'Aversa, sono sorpreso che il Parma sia in quella posizione di classifica.
Sanchez? Io penso di essere un allenatore molto democratico: non regalo niente e non aspetto nessuno. Il singolo deve essere esaltato dalla squadra. Lo stesso Hakimi all'inizio ha avuto difficoltà soprattutto in fase difensiva e ha scaldato la panchina. Sanchez adesso è in una condizione psico-fisica straordinaria. Bravo lui, ma bravi anche noi che abbiamo avuto tanta pazienza con lui. Non dimentichiamo che noi per un anno e mezzo siamo andati avanti solo con Lukaku e Lautaro. Quest'anno c'è Pinamonti ma è ancora un ragazzo giovane e deve crescere. Meglio poter scegliere: finora non ho avuto la possibilità di scegliere, mi sono dovuto fare il segno della croce e andare avanti con quello che c'era. Ben venga dunque il fatto che adesso possa scegliere chi schierare.
Scudetto? Noi sicuramente siamo in una buonissima posizione di classifica. Rispetto all'anno scorso abbiamo fatto un grande miglioramento, ma mancano ancora 13 partite. Il campionato italiano è una battaglia, ci aspettano 13 finali. Il nostro obiettivo è fare il nostro meglio: se il nostro meglio sarà vincere 11 partite allora vinceremo lo scudetto".