Conte racconta cosa succede a Napoli “quando mi scoprono sotto cappello e occhiali”: chiedono lo Scudetto
Antonio Conte ha presentato in conferenza stampa la partita che il Napoli giocherà domenica in casa dell'Empoli. Un match che gli azzurri affrontano da primi in classifica, una posizione – dopo le prime 7 giornate di campionato – che alimenta sogni che sembravano impossibili da cullare alla luce dei distacchi pesantissimi accusati nello scorso torneo, quando il post Scudetto è stato vissuto e gestito nel modo peggiore possibile, arrivando decimi a fine stagione, a oltre 40 punti dall'Inter. E proprio questa parola – "Scudetto" – è quella che i tifosi del Napoli pronunciano quando riconoscono il tecnico leccese nelle sue escursioni per la città. Una preghiera ed esortazione cui Conte risponde a sua volta con una sola parola: "Pazienza".
I tifosi quando riconoscono Conte per strada: "Mister, Scudetto". La risposta: "Pazienza"
La domanda da cui prende spunto il discorso è sul tipo di pressione che l'ex CT della nazionale avverte in una piazza come Napoli: "Io la vivo comunque come una responsabilità, questo è fuori di dubbio. Io ho una precisa responsabilità: quella di riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere l'ambizione ogni anno di lottare per qualcosa di importante. Io sento questa pressione. Poi capisco benissimo la cosa più semplice che ti possono dire…".
"A me piace vivere la città – continua Conte, spiegando cosa succede quando viene fermato per strada dai tifosi – Quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali, la cosa che ti dicono è: ‘Mister, lo Scudetto'. Io la parola che dico sempre, che rispondo, è: ‘Pazienza'. Ci vuole pazienza e capire che le vittorie si costruiscono, non si inventano. Può capitare che la inventi dall'oggi al domani, è successo in passato, potrà succedere anche in futuro, però quello che mi sento di garantire e di prendermi la responsabilità è di ricostruire un qualcosa con fondamenta solide che possa durare nel tempo. Questa è la responsabilità che io sento. Per il resto dico pazienza, sapendo che l'obiettivo è rendere orgogliosi i nostri tifosi e rendere soprattutto orgoglioso il popolo napoletano. Questa è la responsabilità che sinceramente io mi sento addosso".
"Ho sentito troppe esaltazioni, esagerate dopo solo 7 giornate. Per fortuna si torna a giocare…"
Conte sa che l'entusiasmo può essere benzina potente, ma anche giocare brutti scherzi ed allora si veste da pompiere: "Dal mio punto di vista ho sentito, ho letto, ho percepito troppe esaltazioni. Per fortuna torniamo a giocare, perché sono stati 15 giorni in cui penso ci sia stata un'esaltazione esagerata, perché sono passate solo 7 giornate. Sicuramente ci fa piacere oggi ricominciare a giocare il campionato da quella posizione, ma sappiamo benissimo – la vediamo tutti quanti – che la classifica è corta, dove nel giro di 4 punti sono racchiuse tante squadre, quindi dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera".