Conte punge subito Inter e Juve: “Al Tottenham strutture all’avanguardia che non ha nessuno”
Antonio Conte ha iniziato la sua nuova avventura sulla panchina del Tottenham. Un'esperienza che l'ha visto subito trionfare alla sua prima gara d'esordio in Conference League contro il Vitesse. Il tecnico salentino, a fine gara, si è detto soddisfatto dal risultato e meno dell'atteggiamento della squadra che non è riuscita a gestire la gara dopo essere passata in vantaggio di 3 gol. Nel post partita, l'attuale tecnico degli Spurs, annunciato solo due giorni fa, ha spiegato a BT Sport le sue primissime sensazioni sottolineando alcuni aspetti tattici. "Chi mi conosce molto bene sa che non mi piace quando vedo un tipo di gioco che io definisco pazzo" in riferimento alla rimonta sfiorata dagli olandesi.
“Voglio una squadra stabile, quando c'è la possibilità di uccidere l'avversario, devi uccidere". Il tecnico si è poi concentrato principalmente sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la chiamata del club inglese. La lunga amicizia con Paratici, l'ambizioso progetto di riportare il Tottenham nelle zone alte della classifica, ma soprattutto un aspetto ha colpito Conte. "Ero entusiasta dello stadio, del campo di allenamento, forse nel mondo non so se un altro club ce l'ha – ha sottolineato Conte – Penso che sia stato uno dei motivi per cui li ho accettato di venire qui. Perché così posso lavorare nel modo che mi piace".
Le precedenti esperienze tra Juve, Inter e come Ct dell'Italia
Un chiaro riferimento anche alle sue esperienze passate, come quelle più importanti in Italia, vissute tra Juventus e Inter. In bianconero la Continassa è sempre stato uno dei centri sportivi più all'avanguardia e improntati sul futuro, ma evidentemente il tecnico degli Spurs era alla ricerca di una struttura che potesse dargli tutta la tranquillità e la serenità per poter lavorare in un certo modo. All'Inter invece, Appiano Gentile è sempre stato considerato un centro sportivo polifunzionale che è stato anche soggetto a lavori di ristrutturazione proprio prima della vittoria dello Scudetto dei nerazzurri (non si sa per richiesta di Conte o meno).
Ma è chiaro che le parole di Conte siano state una frecciata ai club in cui ha militato in precedenza da allenatore. Anche come Ct della Nazionale italiana, durante gli Europei in Francia, il tecnico salentino scrutò in modo minuzioso ogni centro sportivo prima di scegliere quello che fosse più adatto al suo modo di lavorare. L'Italia si allenava infatti a Montepellier, il "Centre d’Entraînement Bernard Gasset". Una struttura polifunzionale con diversi campi da gioco anche riservati ad altri sport costato 20 milioni di euro al club francese. Un primo segnale di come si sviluppi il lavoro di Conte all'interno di un club per portarlo ai vertici del calcio europeo.