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Conte pronto a tutto pur di allenare: Paratici lo chiama al Tottenham, lui fa un passo indietro

Sono ore decisive per il futuro del Tottenham con Espirito Santo sempre più vicino all’esonero dopo la sconfitta contro il Manchester United. L’amministratore delegato Fabio Paratici è tornato a contattare Antonio Conte, pronto ad un passo indietro rispetto alla scorsa estate. Il tutto però alle sue condizioni.
A cura di Marco Beltrami
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Il match tra il Tottenham e il Manchester United era stato considerato alla vigilia come una sorta di ultima spiaggia per i due allenatori. Il 3-0 in favore dei Red Devils, trascinati ancora una volta da Cristiano Ronaldo se da un lato ha raffreddato la panchina di Solskjaer, dall'altro ha rappresentato una sentenza per Nuno Espirito Santo. Il suo esonero sembra essere questione di ore, con l'amministratore delegato Fabio Paratici che, dopo pochi mesi, si ritrova a fare i conti con un'altra caccia al nuovo allenatore. E proprio come accaduto la scorsa estate, in cima alla lista dell'ex dirigente della Juventus, c'è Antonio Conte. Questa volta le cose potrebbero andare diversamente.

Sono dunque ore di valutazione in casa Tottenham. La squadra londinese è reduce da un avvio di stagione particolare: sono 10 i punti di distacco dalla vetta della Premier, ma due dal quarto posto considerato l'obiettivo minimo. Preoccupante è la mancanza di equilibrio degli Spurs capaci di alternare 5 vittorie e altrettante sconfitte, 4 di queste nei derby di Londra contro Chelsea, Crystal Palace, West Ham e Arsenal, e ultima quella con lo United. Preoccupante anche la differenza reti di -7, con i soli 9 gol segnati (secondo peggior attacco dopo il fanalino di coda Norwich che sembrano una miseria considerando il peso offensivo della squadra).

Proprio in occasione della sfida contro gli uomini di Solskajer, anche i tifosi di casa hanno preso posizione contro Espirito Santo, con cori e sfottò come "Non sai cosa stai facendo", al momento del cambio di Lucas Moura e un inequivocabile "Vogliamo Nuno fuori". E la dirigenza del Tottenham sembra proprio orientata in questa direzione, con il presidente Levy che ha dato mandato all'amministratore delegato Fabio Paratici di stilare una lista dei candidati alla panchina del club. Ancora una volta il preferito dell'ex Juventus, è Antonio Conte che fu oggetto di un assalto già nella scorsa estate.

Cosa è cambiato rispetto ad allora? Perché mai ora il tecnico italiano potrebbe decidere di accettare la panchina degli Spurs, a stagione in corso (cosa per lui non troppo gradita) dopo aver declinato l'invito solo pochi mesi fa? A fare la differenza potrebbe essere la voglia di Conte di rimettersi in gioco e tornare ad allenare. Troppo forte lo stimolo di riprendere il lavoro, lasciando il suo incarico di commentatore Champions per Sky. Già nelle scorse settimane d'altronde il salentino si era dimostrato interessato ad un'eventuale proposta del Manchester United, che però dopo la vittoria sul Tottenham ha confermato per ora Solskjaer.

Ecco allora l'apertura al Tottenham, con una serie però di condizioni imprescindibili. Innanzitutto un contratto importante, pluriennale, e garanzie di un progetto tecnico all'altezza della situazione che passi anche attraverso un mercato di riparazione super. Paratici pronto a tentare l'all-in per il connazionale che dal canto suo ha il vantaggio di conoscere bene la Premier League, in virtù della sua ottima esperienza al Chelsea.

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