Conte prima di Lazio-Napoli: “Ci sono situazioni che non possiamo far finta di non vedere”

Alla vigilia del match contro la Lazio, Antonio Conte fa capire che potrebbe esserci un cambio di modulo e contestualmente di uomini nel suo Napoli, alla luce dell'assenza di Neres per infortunio che si è andata ad aggiungere a quelle di Olivera e Spinazzola, in una catena di sinistra martoriata: "Ci sono delle situazioni che non possiamo far finta di non vedere – premette il tecnico leccese, prima di aprire la porta allo scenario di un possibile 3-5-2 col ritorno in campo di Buongiorno al centro della difesa – perché sono tangibili, visto che ci sono comunque degli infortuni. È inevitabile che quando poi vanno a colpire determinate zone o particolari ruoli, bisogna cercare di trovare una soluzione cercando di sfruttare al massimo le qualità dei calciatori che abbiamo in rosa".
Il Napoli cambia modulo contro la Lazio: probabile passaggio al 3-5-2, Raspadori dal 1′
"Non chiederò mai a un calciatore di fare qualcosa che non ha mai fatto o che non fa da tanto tempo, perché significherebbe mettere in difficoltà il calciatore e significherebbe mettere in difficoltà la squadra – continua Conte – Quindi cercheremo di mettere l'abito giusto, ci saranno opportunità per chi magari fino adesso non ha avuto grandissime soddisfazioni, ma che ha contribuito in maniera importante a tutti questi punti che abbiamo in classifica. Ripeto, cercheremo di trovare il miglior vestito, non snaturando le caratteristiche dei calciatori, anzi cercando di mettere i calciatori nella posizione migliore per esaltare le loro caratteristiche e per dare un aiuto a tutta la squadra".
Tradotto in moduli e nomi, da quanto trapela da Castel Volturno, ci dovrebbe essere il rientro di Buongiorno dopo la lunga assenza per infortunio, con contestuale ritorno alla difesa a tre con cui il Napoli aveva iniziato il campionato: ai lati dell'ex Torino giocheranno Rahmani e Juan Jesus da braccetti, con Di Lorenzo a tutta fascia a destra e uno tra Politano e Mazzocchi (favorito al momento) dall'altra parte. Intoccabile la linea di centrocampo formata dal terzetto Anguissa, Lobotka e McTominay, in avanti toccherà a Raspadori dare una mano alla causa dal 1′, giocando da seconda punta a supporto di Lukaku.
La battuta sarcastica su Raspadori: "Davamo via anche lui?"
Conte ha poi riso sarcasticamente alla successiva domanda proprio su Raspadori, quando gli hanno fatto notare che a gennaio il calciatore ha avuto occasione di cambiare aria, salvo poi restare: "Davamo via anche lui? – ha controbattuto il tecnico azzurro, riferendosi ovviamente alla partenza pesantissima nel reparto offensivo di Kvaratskhelia al PSG – No, per sapere, perché poi alla fine il campionato bisogna finirlo… Se volevamo dare pure Raspadori, ragazzi… va bene tutto, però… Io mi sono espresso nei confronti di Jack anche molto tempo prima del mercato, dicendo che io i calciatori bravi provo a tenerli, poi ci sono anche cose di forza maggiore per cui può accadere il contrario. Però voi sapete la stima, Jack è sempre stato un ragazzo serio, applicato, è sempre stato dentro al gruppo, quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto il suo dovere".

Conte e la critica all'ambiente napoletano: "Non vedo compattezza, dico sempre le stesse cose"
L'allenatore salentino ha poi bacchettato la piazza napoletana, riferendosi soprattutto ad alcune critiche rivolte dalla stampa locale, pur a fronte di un campionato strepitoso e dell'attuale primo posto in classifica: "Se andate a ritroso, in tempi non sospetti ho detto che non vedo una compattezza di ambiente. Dovete fare attenzione, però, perché sennò… mi dispiace che le cose che dico poi vengono cancellate e poi mi richiedete delle cose quando io ho già risposto a determinate situazioni. Bisogna fare attenzione, perché adesso cercate di nuovo un altro titolo. Io in conferenza do sempre degli input, dico sempre delle cose che a volte mi dispiace vedere che non vengono colte: o non vengono capite oppure si fa finta di non capire. Questo è un argomento che ho già affrontato in passato: mi dispiace che dopo diversi mesi non sia cambiato niente, perché com'era prima è rimasto. Significa che comunque l'ambiente è questo: o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra, si dice a casa mia. Già dobbiamo fare la guerra con altri, io su Napoli non vedo quella giusta compattezza ambientale, lo dissi tre mesi fa, adesso dobbiamo tornarci un'altra volta".
Un pizzico di polemica Conte l'ha spruzzato anche quando gli è stato chiesto dei recenti veleni arbitrali sull'impiego del VAR: "Io del VAR ho già detto quello che dovevo dire, anzi sono stato attaccato duramente quando ne ho parlato…".