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Conte non vuole nascondersi dopo Empoli: “Sono da 30 anni nel calcio e quando sento certe cose…”

L’allenatore del Napoli dopo la vittoria di Empoli ha fatto il punto sulle ambizioni azzurre: “Stiamo costruendo una base solida. Dobbiamo festeggiare ogni partita”.
A cura di Marco Beltrami
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Napoli dai due volti per Antonio Conte a Empoli. Dopo un brutto primo tempo, gli azzurri hanno cambiato atteggiamento nella ripresa e hanno espugnato un campo difficile grazie ad un rigore di Kvara. L'allenatore non ha nascosto il disappunto per un approccio assai al di sotto delle aspettative da parte dei suoi, mostrandosi poi soddisfatto per la reazione del gruppo spronato all'intervallo.

Conte insoddisfatto dell'approccio del Napoli a Empoli

Ai microfoni di DAZN, Conte è stato molto chiaro: "Non mi è piaciuto il primo tempo, l’approccio. Perché abbiamo parlato e c’eravamo detti altre cose. E invece l’approccio è stato non nostro, timido, molto forse impaurito. Forse la tradizione che ci vedeva avere qui delle difficoltà… ". Poi fortunatamente per il Napoli le cose sono cambiate anche alla luce dei suoi cambi: "Nel secondo tempo ho cambiato qualcosa a livello tattico perché iniziamo ad avere tre mesi di lavoro e diverse possibilità di sfruttare anche le caratteristiche di alcuni calciatori, soprattutto in fase di costruzione. È stato totalmente diverso e abbiamo meritato di passare. Partita equilibrata dove se l’Empoli fa gol nel primo tempo non c’è niente da dire".

La mentalità del Napoli secondo Conte

Conta e non poco dimostrare sempre la giusta mentalità, per un Napoli che a poco a poco sta costruendo il suo presente e il suo futuro per essere competitivo e ambizioso: "Quando sento dire alcune cose, non perché io mi voglio nascondere perché ho 30 anni e passa di calcio alle spalle. So che noi stiamo costruendo una base solida per essere ambiziosi. Oggi noi ogni partita che vinciamo la dobbiamo festeggiare perché è sempre sudata. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, poi è inevitabile che può emergere qualche singolo.  Ma è la fase collettiva che non mi è piaciuta nel primo tempo, mentre mi è piaciuta nel secondo. Onore ai ragazzi che non hanno capito che non ero proprio felicissimo e nel secondo tempo hanno dimostrato di esserci su un campo difficile".

Dopo aver riconosciuto le difficoltà di giocare ad Empoli e l'ottimo lavoro di D'Aversa, Conte ha ribadito il concetto sul progetto Napoli lanciando anche un messaggio ai suoi tifosi: "Dobbiamo vivere questa esaltazione collettiva perché stiamo facendo bene ma sapendo che ci saranno anche momenti duri. Mi sono preso la responsabilità di costruire qualcosa che possa durare nel tempo e non sia solo un flash per regalare soddisfazioni ai nostri tifosi che si riconoscono in questa squadra".

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