Conte gela il Tottenham, una cosa non gli va a genio: “Commessi troppi errori”
Per adesso, non giocheranno titolari ma Kulusevski e Bentancur sono importanti per il futuro. Se qualche errore c'è stato sul mercato, è stato fatto in passato. La finestra di gennaio è servito in parte a correggerli e può ritenersi soddisfatto. Antonio Conte parla in conferenza stampa delle recenti operazioni effettuate dal club londinese. Lo fa mettendo la sordina alle critiche, nemmeno tanto nascoste, nei confronti di Fabio Paratici finito nel mirino per aver mancato tutti i reali obiettivi sulla carta e, in buona sostanza, di essersi accontentato dei due calciatori della Juventus. Anzi, c'è chi addirittura ha definito "strano" l'asse con Torino per l'arrivo di due giocatori che in bianconero non sono titolari.
Conte prede la lente d'ingrandimento e fa focus sul passato. Dele Alli è stato ceduto all'Everton mentre Tanguy Ndombele, Bryan Gil, Giovani Lo Celso e Jack Clarke hanno lasciato il club in prestito. "Certo, è stato strano mandare via quattro giocatori in prestito e vendere un giocatore a gennaio – ha ammesso il tecnico -. Forse è successo qualcosa di sbagliato in passato". In buona sostanza, se ci sono delle responsabilità negative non sono attuali. Non è colpa di Paratici ma commettere altri passi falsi nell'assemblaggio della rosa è un fosso da evitare ponderando bene ogni mossa. "Per questo dobbiamo prestare più attenzione in futuro. La rosa ora è più completa perché abbiamo ricoperto i ruoli dove, in caso di infortunio, ci saremmo trovati in difficoltà perché incompleti".
L'ultima frase spazza via qualsiasi altra perplessità sollevata nei confronti della gestione Paratici. Ma è anche un avvertimento per i nuovi arrivati. "Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski sono i prospetti ideali per la filosofia del club: giovani, talentuosi e con margini di miglioramento. Sono giocatori importanti per il futuro".
Il presente, invece, è fatto di sudore e sangue, spirito di sacrificio e capacità di adattarsi quanto prima possibile ai nuovi ritmi, al lavoro di un allenatore che è un martello. A loro, come accaduto già ad altri, non farà alcuno sconto. "Non giocheranno titolari perché hanno bisogno di lavorare con la squadra per un periodo di tempo, ma possono aiutarci molto. Kulusevski può giocare come un numero 10, come numero 9, ma allo stesso tempo ha il potenziale per fare l'esterno destro, lui ha qualità".