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Inter Champions League 2019-2020

Conte, il trionfo della strategia: difesa e controllo delle fasce piegano il Borussia

L’Inter non è dinamite né scintilla contro il Borussia Dortmund. Non esplode all’improvviso, controlla con continuità lo sviluppo del gioco. Non forza, gestisce i ritmi. Lautaro e Candreva sfruttano i lati deboli della difesa dei tedeschi, compatta sì ma incapace di coprire sulle fasce. De Vrij protagonista nelle due fasi. Sancho sterile.
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Non è dinamite, ma nemmeno scintilla, l'Inter di Conte che controlla il Borussia Dortmund e vince con un 2-0 specchio di una evidente superiorità strategica. Lautaro e Candreva puniscono i limiti difensivi dei tedeschi, che solo a tratti riescono a liberare l'estro di Sancho ma dietro stringono troppo le linee e non coprono i corridoi laterali. De Vrij gioca una partita sontuosa nelle due fasi, difende e fa ripartire l'azione, abbassa il ritmo e vede in anticipo lo sviluppo della manovra. Bene anche Gagliardini e Candreva che combinano sulla catena di destra.

Le formazioni: Favre "perdona" Sancho

Favre perdona Sancho, multato per il ritorno tardivo dalla pausa per le nazionali ed escluso contro il Borussia Monchengladbach. Continua a schierarlo come ala, per andare a creare situazioni di uno contro uno ed eventualmente sbilanciare la difesa avversaria per favorire gli inserimenti centrali da dietro. Nel 3-4-3 in cui il Borussia di dispone in fase di possesso, il difensore Hummels rimane molto aperto sul centro-sinistra e va ad accorciare la distanza con Hazard che in più di un'occasione si scopre libero nelle transizioni. I nerazzurri infatti difendono in tanti nella zona della palla, e si preoccupano di togliere gradi di libertà a Sancho che ha talento e velocità da progetto di campione, alle spalle un'infanzia difficile, la morte di un fratello, e la tendenza ad accentrare le attenzioni sui grandi palcoscenici.

I nerazzurri preferiscono la densità alla ricerca dell'ampiezza nelle coperture. Questo, quando il centrocampo si schiaccia sulla difesa, può renderli vulnerabili ai cambi di gioco, diretti o attraverso rapidi passaggi medio-lunghi in orizzontale tra le linee. La difesa a tre dell'Inter, strutturata e naturalmente portata a mantenere posizioni strette a protezione dell'area, si compatta e rilancia per la coppia Lautaro-Lukaku, sempre più affiatata in campo e fuori: i due parlano entrambi spagnolo e questo li sta aiutando, ha raccontato il "Toro", a intendersi meglio.

Candreva, un jolly da sfruttare per Conte

Il Borussia Dortmund, invece, mantiene tutti gli uomini sotto la linea della palla e del centrocampo quando i difensori dell'Inter avviano l'azione. I tedeschi occupano bene le direzioni di passaggio e controllano il possesso del pallone in avvio (230 passaggi completati nella prima mezz'ora contro i 154 dell'Inter) anche se lo giocano per lo più lontano dalla porta e anche dalla trequarti offensiva. D'altra parte, questa difesa più centrata sul mantenimento delle posizioni che sul contro-pressing consente all'Inter di sfruttare inserimenti e cambi di gioco dalle fasce.

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L'Inter scopre la fragilità della difesa stretta del Borussia

Candreva, liberato sulla trequarti destra, disegna il cross sul secondo palo che vale la prima occasione per l'Inter: Lautaro manca il tempo dell'inserimento per la deviazione, ma l'azione traccia uno schema possibile. Uno schema replicabile e replicato al 34′ quando Lautaro chiede invano il rigore per spinta in area di Delaney.

Come contro il Borussia Monchengladbach, quando la squadra di Favre si abbassa e si stringe, si espone alle verticalizzazione lunghe, ai filtranti in controtempo alle spalle dei difensori. Così De Vrij, abituato al calcio diretto e verticale di Conte, intuisce l'inserimento di Lautaro che il VAR conferma regolare: il gol del vantaggio è servito.

Gli interventi difensivi dopo 30 minuti. L'Inter (celeste) è più energica, il Borussia (blu) tende più a intercettare i passaggi
Gli interventi difensivi dopo 30 minuti. L'Inter (celeste) è più energica, il Borussia (blu) tende più a intercettare i passaggi

La gran parata di Handanovic su Sancho è l'unico vero rischio che l'Inter corre in un primo tempo di positiva applicazione. De Vrij chiude il primo tempo con il primato di passaggi, 49 sui 53 tentati. Il Borussia monopolizza la top 5 degli appoggi nella trequarti offensiva. In tre superano quota dieci: Hakimi (17), Sancho (15), Witsel (12). L'Inter crea la migliore occasione del primo tempo, spicca per le otto palle recuperate in più (28 a 20, certificano i dati Opta), per gli undici disimpegni e i quattro tackle portati con successo complessivamente da Barella e De Vrij.

Il confronto offensivo tra Inter e Borussia Dortmund nel primo tempo. I tedeschi gestiscono più il pallone ma l'Inter protegge meglio l'area
Il confronto offensivo tra Inter e Borussia Dortmund nel primo tempo. I tedeschi gestiscono più il pallone ma l'Inter protegge meglio l'area

Il secondo tempo: l'Inter rischia poi amministra

Il secondo tempo inizia senza cambi negli uomini e nell'impostazione delle due squadre. Candreva costruisce il primo pericolo della ripresa, Skriniar si produce in una notevole chiusura su Hakimi. Favre tiene più alti i tre attaccanti in fase di pressing mentre l'Inter sembra accontentarsi di abbassare il centrocampo per aumentare la densità e andare a formare una barriera supplementare davanti alla difesa. In questa opposizione, De Vrij si erge come una figura guida, determinante in entrambe le fasi di gioco.

L'Inter non accelera i tempi della costruzione dal basso, velocizza al massimo la pressione per il recupero del pallone nelle transizioni negative, un elemento che caratterizza il calcio di Conte. Esce Lukaku, entra un applauditissimo Esposito che il tecnico ha trattenuto senza concedergli la possibilità di giocare i Mondiali under 17. Il Borussia non alza particolarmente il ritmo della manovra, anche se azzarda qualche conclusione in più da fuori, vista anche l'efficacia nella protezione della propria area da parte del trio di difensori nerazzurri. L'ingresso di Dahoud per Delaney a mezz'ora dalla fine non cambia la sostanza.

La mappa di calore che dimostra la maggiore efficienza dell'Inter negli ultimi 20 metri
La mappa di calore che dimostra la maggiore efficienza dell'Inter negli ultimi 20 metri

Il Borussia si scopre, l'Inter colpisce

I ritmi bassi permettono all'Inter di gestire il possesso e di esacerbare la difficoltà dei tedeschi nel coprire il campo attraverso uno schieramento difensivo stretto, compatto ma non così vicino all'area e dunque vulnerabile tanto ai lanci alle spalle della difesa quanto ai filtranti dalle fasce verso l'area: intuizione interessante di Candreva al 66′, la misura imprecisa però tradisce la bontà dell'idea. L'esterno della Lazio ottiene il costante appoggio di Gagliardini in traccia interna, e questo facilita il compito dell'Inter che nella parte centrale della ripresa tiene il possesso e alleggerisce la pressione tedesca. Favre si gioca il jolly Larsen per Akanji, Brozovic subito dopo salva quasi sulla linea su Sancho e di fatto salva l'Inter nel momento più difficile della partita.

Esposito, con un prezioso break palla al piede, resiste a Hummels e si procura un rigore che a 7′ dalla fine potrebbe chiudere la partita. Un'azione simbolo della situazione in campo con i tedeschi sbilanciati e incapaci di chiudere sull'attaccante nerazzurro che scatta palla al piede dalla trequarti. Tuttavia, Lautaro calcia male e Burki respinge. Tuttavia è sempre in quella zona, nel corridoio interno sul centro-destra, che Brozovic vede la corsa di Candreva. E' il prologo del raddoppio, della festa nerazzurra.

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