Conte gela il Napoli nella prima conferenza stampa: “Pensavo di trovare una situazione migliore”
La prima conferenza stampa della stagione di Antonio Conte al Napoli è già un terremoto. Alla vigilia dell'esordio degli azzurri a Verona l'allenatore non si nasconde e scoperchia il vaso di Pandora rivelando tutte le difficoltà che la sua squadra ha attraversato durante la preparazione estiva.
È un fiume in piena e non ha paura di toccare gli argomenti più spinosi, a partire dal deludente piazzamento dell'ultimo campionato fino al mercato che non gli ha ancora portato tutti gli innesti che aveva richiesto.
Conte non le manda a dire
Uno dei temi più presenti nel corso della conferenza stampa è stato il mercato. Negli ultimi giorni il Napoli ha lavorato su diversi colpi che non si sono concretizzati e in più resta ancora in ballo il futuro di Victor Osimhen e il possibile arrivo di Romelu Lukaku, uno dei pupilli dell'allenatore. Ma su questo Conte ha fatto intendere che ci sono dinamiche complesse all'interno della società: "Mercato? È una situazione molto complicata, lo sapete. Mi dispiace perché è tutto bloccato. Non posso dire altro, che devo dire…".
Una non risposta che dice tanto, seguita anche da una disamina di tutta la rosa che non ha lasciato buone sensazioni. Al suo arrivo a Castelvolturno l'ex Inter e Juve si aspettava di trovare una certa situazione, ma la realtà era diversa dalle aspettative che si era creato: "Mi aspettavo una situazione migliore, sorprese positive, ma ho avuto difficoltà a trovarne. Sinceramente mi aspettavo di meglio".
La questione tattica
Nell'ultima stagione i tre allenatori che si sono susseguiti in panchina hanno puntato sul 4-3-3 e il modulo è ancora centrale nei discorsi che ruotano attorno al Napoli. Non è di certo tra i preferiti di Conte, maestro nella difesa a tre, ma per il momento l'allenatore preferisce non parlare di tattica.
E, a proposito del modulo, ha lanciato anche una frecciatina riguardo all'ultima stagione chiusa al decimo posto: "Vi chiedo di non andare sui discorsi tattici, perché se pensiamo che sia tattica significa non aver capito niente della situazione. Fateci lavorare sotto tutti i punti di vista. Stiamo lavorando, se alcune funzionano meglio ed altre meno ci proveremo col lavoro. Ricordo ancora l’anno scorso, seguivo il Napoli, col famoso 4-3-3, la linea, sempre 4-3-3, e poi alla fine decimo posto. Non parliamo di discorsi tattici, è prematuro, poi più avanti possiamo parlare di calcio e mi farebbe anche piacere, lo feci anche con la nazionale con tutti i giornalisti. Oggi però è l’ultimo dei problemi”