Conte furioso in conferenza: “Vi dico la verità sul Napoli e De Laurentiis, il resto sono ca**ate”
Alla vigilia di Napoli-Udinese, Antonio Conte si è presentato carico a mille nella classica conferenza stampa. Ha parlato della sfida con i friulani, ma si è infuriato quando gli è stata posta una domanda. Conte è stato chiarissimo. Il suo obiettivo è uno: vuole far crescere il club, il Napoli, così come ha fatto con tutte le altre squadre che ha guidato in passato: "Quello che sto pensando e lo sto pensando ancora di più che sto pensando da sette mesi a Napoli è fare quello che ho fatto in passato. Voglio portare il club a crescere. Questo è il mio obiettivo. Siccome il passato è lì ed è chiaro. Dovunque sono passato il club è cresciuto, ed è così. Io voglio aiutare il club a crescere".
Conte ha citato anche una frase cara agli All Blacks: "Lascia la maglia che hai trovato e lasciala migliore di come l'hai trovata". Insomma parole chiare quelle del tecnico partenopeo che come mantra ha più il lavoro e la crescita di tutto l'ambiente.
"Bisogna investire nelle infrastrutture"
E la crescita non possa dal mercato e da colpi da 70 milioni: "Il mio obiettivo è quello lì, quando sarà tra tanti anni il momento di andare via dal Napoli. Detto questo il club deve crescere se vuole essere competitivo. Il calcio si evolve. Vale per il club che deve crescere, così come per noi che dobbiamo. Non competi solo se compri giocatori a prezzi alti. L'essenza è il lavoro, la visione, la programmazione, questa deve esserci. Questo è quello che io porto".
Gli investimenti principali vanno fatti non sul mercato ma nelle infrastrutture: "Bisogna investire nelle infrastrutture. Noi abbiamo bisogno di un centro sportivo, che diventi casa nostra, casa Napoli, non di un giocatore, per avere un settore giovanile che oggi non c'è. Allora, si penserà a 50, 60 o 70 milioni per questo giocatore. Io dirò la mia sulla crescita del club. Devo aiutare il direttore sportivo, è giovane, bravo, lo devo supportare. Sono qui per supportare Manna e la famiglia De Laurentiis. Sono qui perché ho voglia di fare un'esperienza a Napoli. Questo è il mio obiettivo. Io non sono arrabbiato di niente. Il resto sono tutte ca****e".
Gli elogi al gruppo Napoli
Poi ha parlato della sua squadra, che gli dà soddisfazioni e deve proseguire nel suo viaggio: "So che questi ragazzi mi daranno l'anima. Noi cerchiamo l'eccellenza con quello che abbiamo. Non dobbiamo pensare a questo o quello. Pensiamo a quello che abbiamo. Non roviniamo quello che abbiamo costruito in maniera faticosa. Niente è dovuto. Questo viaggio l'abbiamo iniziato a luglio, non sappiamo questo viaggio dove ci porterà. Fateci godere questo viaggio".
Juan Jesus titolare, ancora panchina per Buongiorno
E di tre calciatori che partiranno dalla panchina domenica: "Buongiorno sta migliorando, però in questo momento Juan Jesus è a un livello superiore. Buongiorno sarà in panchina con noi contro l'Udinese. Billing? Lui è un ragazzo serio, sta entrando nella metodologia, questa settimana siamo riuscita a organizzare una partita amichevole e l'ho visto finalmente in una partita vera, sta bene fisicamente. Sta entrando nella nostra idea di calcio. Okafor invece è arrivato da poco. Non ha una condizione fisica ottimale, sarà in panchina. Lui ha un minutaggio molto limitato".
Udinese e Inter
Poi parole d'elogio per l'Udinese: "Noi non temiamo niente. Rispettiamo tutti. L'Udinese è una squadra fisica, strutturata, che comunque anche con le ripartenze ci può dare fastidio. Dobbiamo fare attenzione sui calci da fermo, perché hanno tanti giocatori oltre il metro e novanta. In ogni partita dobbiamo avere molto rispetto. Il mio mantra è quello che trasferisco ai miei calciatori: cercare sempre migliori del giorno prima".
E per l'Inter, l'inseguitrice numero uno: "In questo percorso siamo la squadra che è stata più in testa, abbiamo fatto l'abitudine in questa posizione. L'Inter? Stiamo parlando di una squadra forte, ha vinto lo scudetto, ha giocato una finale di Champions League. Sono andati in carrozza in Champions. Hanno ambizioni. Sarebbe un insulto dire qualcosa. Parliamo di una signora squadra e di un club storico. Non pensiamo agli altri, concentriamoci su di noi, mettiamoci i paraocchi e pensiamo a noi".