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Conte evita la domanda più scomoda sul Napoli senza Kvaratskhelia: “Questo dovete chiederlo al club”

Alla vigilia della partita con l’Atalanta, il tecnico chiarisce subito un concetto: “Questa è già una squadra diversa senza Kim, Osimhen, Zielinski oltre a Kvara”. Ma non si sbilancia sul futuro delle trattative.
A cura di Maurizio De Santis
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"Questo è un Napoli diverso". Antonio Conte lo scandisce in conferenza stampa a margine della domanda che si aspettava sulla squadra prima in classifica che perde uno dei sui pezzi da novanta. Kvara è andato al Psg e ora c'è un grosso punto interrogativo perché ancora non si sa se arriverà qualcuno, chi e quale sarà il suo spessore o se addirittura dovrà fare di necessità virtù accontentandosi di solo dell'esplosione di Neres. "Questo dovete chiederlo al club", aggiunge l'allenatore evitando un argomento spinoso e delicato considerato il contesto e il momento. Alla vigilia delle ultime vicende di mercato è inevitabile che il ‘fantasma' di Kvicha (e tutto quanto ha rappresentato finora) non faccia capolino.

"Abbiamo fatto 47 punti che sono frutto del grande lavoro fatto da 24 calciatori, da tutti i ragazzi finora. Oggi ci soffermiamo su Kvaratskhelia ma se analizziamo in maniera oggettiva le cose allora vediamo che questa squadra dopo lo scudetto ha perso Kim, Osimhen, Zielinski, lo stesso Mario Rui, Elmas… e adesso anche Kvara. Tante volte c'è l'ossatura, ma questo è un altro Napoli e con la partenza di Kvaratskhelia è ancora più differente da quello di due anni fa".

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Testa bassa e pedalare. Altro concetto che il tecnico dei partenopei ribadisce perché c'è un solo modo per non lasciarsi travolgere dalle emozioni e dai sentimenti: restare concentrati sul lavoro e sulle cose da fare, sul percorso di crescita e sull'obiettivo che si staglia alla fine delle prossime 18 partite.

"Ci sono cose che possiamo indirizzare e altre no… conosciamo quali sono i nostri limiti in termini economici ma cerchiamo sempre di fare le cose nel migliore dei modi per essere ambiziosi e avere abbastanza cattiveria per stare sempre lassù, tra le prime squadre del campionato di Serie A. Poi è chiaro che all'interno di un gruppo che sta assieme da tempo ci possano essere piccoli scompensi… gennaio è un mese particolare l'ho sempre detto e noi oltre a Kvara abbiamo salutato anche Caprile, Folorunsho, Zerbin… Ma dobbiamo essere bravi a mantenere quell’unità e sopperire a un’assenza importante come quelle di Kvara. Mi auguro ce ne siano quante meno possibili in futuro".

Quanto alla sfida con l'Atalanta e valore che ha o può avere in chiave scudetto, Conte è chiaro. "La classifica dice che siamo primi e l’Atalanta è vicina come c'è l’Inter. Non me la sento di dire che è una sfida scudetto, è ancora troppo presto per farmi dire che una cosa del genere. Andiamo avanti per la nostra strada e mettere fieno in cascina. Ne abbiamo messo e questo ci consente di andare domani a Bergamo e non essere impiccati dal risultato. Sono sfide che ci devono far capire a che punto siamo del nostro percorso".

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