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Conte e Diego Costa, vincere insieme e dirsi addio con un sms: “Come persona non lo rispetto”

Il rapporto tra Antonio Conte e Diego Costa, quando il tecnico salentino allenava il Chelsea, è sempre stato ricco di tensione. Da un lato la gioia per quei 20 gol realizzati dall’attaccante che contribuirono alla vittoria della Premier da parte dei ‘Blues, dall’altra la decisione immediata dello stesso Conte, la stagione successiva, di liquidare Diego Costa con un sms: “Ciao, non rientri più nei miei piani”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un campionato vinto in Inghilterra grazie ai suoi gol e poi la rottura. Quello tra Antonio Conte e Diego Costa, è sempre stato un rapporto dai due volti. Amore sconsiderato per le reti e il carisma del giocatore in campo da un lato, tensione nei momenti di crisi dall'altro. Nell'esperienza che l'attuale allenatore ha vissuto al Chelsea da 2016 al 2018, Diego Costa è stato il fulcro del suo gioco segnando ben 20 gol in Premier che hanno consentito ai ‘Blues' di vincere il campionato. Una situazione che però è stata ben più diversa l'anno successivo quando Diego Costa, in procinto di rinnovare, sarebbe stato bloccato proprio da Conte che avrebbe suggerito alla società come l'attaccante non rientrasse più nei suoi piani tattici.

A favorire tutto questo, anche un presunto sms di Conte a Diego Costa: “Ciao Diego, spero tu stia bene. Grazie per la stagione che abbiamo passato insieme. In bocca al lupo per il prossimo anno, ma non rientri nei miei piani”. Freddo ma deciso il tecnico salentino che avrebbe lasciato Diego Costa in una situazione spiacevole risolta solo dopo un po' di tempo con l'acquisto del suo cartellino da parte dell'Atletico Madrid.

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Conte e lo strano rapporto al Chelsea con Diego Costa

"Come allenatore lo rispetto, perché ha fatto un buon lavoro, ma come persona no. È un tecnico poco vicino ai suoi giocatori, anzi, è distante e non ha carisma". Le parole di Diego Costa al Daily Mail ad agosto del 2017, la dicono lunga su quanta tensione ci fosse all'epoca tra i due. "Sto aspettando che il Chelsea mi liberi – aggiunse nel corso dell'intervista -. Io non volevo andarmene, qui ero felice, però quando un allenatore non ti vuole non puoi fare altro che andartene".

Conte era deciso ad accogliere Alvaro Morata, arrivato al Chelsea per quasi 80 milioni di euro. Un'operazione di grossa portata per un investimento che aveva fatto felice Antonio Conte. Ma nel frattempo Diego Costa era rimasto ai margini della rosa, in attesa di capire se ci fosse un club pronto ad investire su di lui. “La sua storia con il Chelsea è finita per il suo modo di fare – rivelò a Marca lo stesso Diego Costa dopo essere passato all'Atletico Madrid -. Dopo aver fatto di tutto per vincere il campionato mi mandò un messaggio per dirmi che non mi voleva più, facendomi allenare con la seconda squadra”.

Ultimamente, in pieno lockdown, intervistato da ESPN Brasil, Diego Costa torna sull'argomento Conte addolcendo un po' la sua opinione iniziale ma restando sempre della sua idea circa il suo modo di comportarsi con i giocatori: "Non porto rancore, ma per essere davvero importante nel suo ruolo deve cambiare qualcosa dal punto di vista umano, nel suo modo di allenarsi".

Quando Diego Costa chiese la sostituzione e Conte lo lasciò in campo per 90′

Urla, indicazioni continue e nervosismo. Quella fra Chelsea e Leicester, in un match che i ‘Blues' vinsero 3-0 contro la squadra di Ranieri, mise maggiormente in evidenza il rapporto teso tra Conte e Diego Costa. I continui richiami dell'allenatore salentino non andarono giù all'attaccante che chiese platealmente di essere sostituito. Conte rimase impassibile di fronte a questa decisione lasciandolo in campo per 90′. Resta comunque la storia di un rapporto controverso in cui Conte si è servito di Diego Costa nella sua prima stagione per poi lasciarlo solo al suo destino nel secondo anno, costringendolo all'addio al Chelsea.

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