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Conte e Capello, di lite in polemica: una storia di contrasti che inizia nel 2004

Nel post-partita di Inter-Shakhtar della stagione 2020/21 abbiamo assistito all’ennesimo botta e risposta tra Fabio Capello e Antonio Conte. Che tra i due non corra buon sangue è risaputo, ma quando è nata la ruggine? Tutto risale al lontano 2004, quando l’ex tecnico nerazzurro vestiva ancora i panni del centrocampista della Juventus.
A cura di Marco Beltrami
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Che tra Antonio Conte e Fabio Capello non corra buon sangue è palese. La conferma è arrivata nel post-partita di Inter-Shakhtar nella stagione 2020/2021, quando l'ex allenatore nerazzurro molto nervoso per l'eliminazione dalla Champions, non ha digerito le critiche dello studio Sky e dell'ex mister attuale opinionista. Ma perché c'è questa ruggine tra i due, e soprattutto quando è nata? Per capire i motivi del mancato feeling tra Antonio Conte e Fabio Capello bisogna andare indietro di più 15 anni.

Cosa è successo tra Antonio Conte e Fabio Capello, l'inizio delle ruggini nel 2004 alla Juventus

Nel 2004 la Juventus scelse di affidare la propria panchina a Fabio Capello, che raccolse così l'eredità di Marcello Lippi. Nella rosa bianconera c'era anche Antonio Conte, senatore dello spogliatoio, in scadenza di contratto ma con un'opzione per un rinnovo annuale. Secondo le indiscrezioni dell'epoca, il centrocampista avrebbe voluto giocare un altro anno, prima di appendere le scarpette al chiodo, o al massimo entrare a far parte dello staff del tecnico di Pieris per dare il la alla sua carriera in panchina. Capello però si oppose, con Conte dunque che a quel punto lasciò i bianconeri e il calcio giocato dopo 13 stagioni in bianconero, con 418 presenze complessive e tanti trofei.

Il botta e risposta al vetriolo del 2014, le stilettate di Conte a Capello su Calciopoli

Da allora i due hanno preso strade diverse e si sono evitati, senza particolari riferimenti. Un fuoco che covava sotto la cenere, con le fiamme però che tornarono alla carica esattamente 10 anni più tardi quando Antonio Conte tornò alla Juventus nelle vesti di allenatore. Capello commissario tecnico della Russia puntò un po' a sorpresa il dito contro il modus operandi di Antonio Conte. Il motivo? La decisione dell'allenatore bianconero di far saltare il giorno di riposo dei suoi giocatori dopo una rimonta incassata contro il Verona: "Castighi non ne ho mai dati. Non fa parte del mio modo di pensare". Come se non bastasse poi, Don Fabio sottolineò il livello troppo basso del campionato italiano, definito "facile".

Parole che diventarono benzina sul fuoco, innescando la risposta al vetriolo di Conte che dagli studi di Sky e della Rai sbottò contro il suo più esperto collega facendo riferimento ai fatti di Calciopoli: "Io i commenti li ascolto e li rispetto, anche quelli di chi dice fesserie. Se ho fatto male, bene, se ho messo la pappa in bocca. Mi riferisco a quelli che fanno i maestri senza conoscere i fatti, c'è più puzza in casa d'altri. A qualcuno dà fastidio che questa Juve faccia numeri migliori rispetto ad altri anni. Dei suoi anni (riferito a Capello, ndr) ricordo non tanto il gioco ma i due scudetti revocati". E poi ancora: "Quando parla un guru del calcio dobbiamo solo inchinarci e dire ‘zi padrone'. Secondo Capello stiamo facendo un torneo amatoriale, da quando sono alla Juventus gli piace tanto parlare di noi. Altri allenatori storici della Juventus, come Lippi e Trapattoni, sono più rispettosi. Chi è Capello per dire che ho sbagliato?".

Il calcio è bello perché vario o avariato, il nuovo faccia a faccia Conte-Capello dopo Inter-Napoli

Le cose non sono migliorate, nemmeno dopo l'approdo di Conte all'Inter con Fabio Capello ormai opinionista Sky a tempo pieno dopo l'addio alla panchina. Il nuovo faccia a faccia, andò in scena ancora negli studi di Sky dopo un Inter-Napoli 3-1 in avvio di 2020. All'allenatore nerazzurro, non piacquero le parole dell'ex mister sul "gioco in contropiede" della sua squadra. "Non sono d'accordo con mister Capello perché, non penso che l'Inter oggi si sia abbassata a difendere e ripartire. A me è sembrato di vedere una squadra che  andata a prendere altissimo il Napoli per tutta la partita. Però come dico sempre il calcio è bello perché è vario o… avariato". E quando Capello provò a spiegare il senso delle sue parole: "Vuoi che ti dica ripartenze, che sia più moderno? Io sono un po' antico… Negli spazi, comunque, siete formidabili", Conte contro-replicò: "ma di cosa negli spazi… Stiamo parlando di una squadra che in fase di possesso sa sempre cosa fare. Con tutto il rispetto".

L'ultimo atto dopo il flop in Champions contro lo Shakhtar

Dopo quella che è sembrata una tregua armata, ecco infine l'ultimo atto nell'incandescente post-partita di Inter-Shakhtar 0-0. Un Conte molto teso, e visibilmente nervoso, non ha digerito le critiche ricevute dallo studio Sky. Alle parole di Capello, che ha sottolineato l'assenza di qualità nel gioco della sua squadra, Conte ha preferito non rispondere. Quando la padrona di casa Anna Billò ha poi evidenziato le differenze tra l'Inter attuale e quella capace di travolgere gli ucraini nell'Europa League della scorsa stagione, il mister è "esploso", dichiarando "pensate prima di fare domande". A quel punto poi, con sarcasmo ha ribattuto alle domande di Fabio Capello sulla presunta assenza di un piano B dell'Inter: "Il piano B? Ce l'abbiamo, ma non ve lo diciamo perché sennò ce lo copiano e siamo rovinati".

Clima molto teso, e collegamento chiuso in maniera sbrigativa, con l'atteggiamento di Conte poi fortemente criticato da tutti i presenti. Lo stesso Capello non ha perso tempo anche per sciorinare paragoni anche con Massimiliano Allegri: "Gasperini è un allenatore ragazzi. Intelligente. Ha capito che doveva cambiare qualcosa tatticamente, ha capito che non poteva giocare come l'altro anno. È questa la forza dell'allenatore. Allegri è uno che cambiava tatticamente, che leggeva la partita. E mi fermo qui".

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