Conte dice di parlare “per tutti gli allenatori” sul VAR, ma uno già non c’è: Inzaghi lo gela
Minuto 72 di Inter-Napoli, match di altissima classifica di Serie A: il punteggio è fermo sull'1-1 (sarà poi il risultato finale), Anguissa contende un pallone a Dumfries nell'area di rigore azzurra, per l'arbitro Mariani è calcio di rigore, il VAR Di Paolo non interviene per ribaltare la decisione né potrebbe farlo in base al protocollo VAR, visto che – come confermano in sala VAR a Lissone – "il contatto c'è, gli prende il piede". Tanto basta a non poter mettere bocca nella decisione del direttore di gara, valutando intensità e velocità del contatto in questione, insomma entrando nel merito se sia o meno calcio di rigore: in questi casi – laddove non c'è un "chiaro ed evidente errore" – la vicenda resta di pertinenza esclusiva dell'arbitro di campo, che ha visto e valutato in tempo reale e non può essere sindacato dalla moviola. Antonio Conte non ci sta ed esplode nel dopo partita contro il protocollo ("che significa il VAR non può intervenire, se c'è un errore deve intervenire, cambiamolo ‘sto protocollo"), aggiungendo che parla a nome anche degli altri allenatori, ma Simone Inzaghi lo gela: "Parla per proprio conto".
Conte attacca il protocollo VAR: "Mi fa incazzare, parlo non solo per me, ma per tutti gli allenatori"
Quest'anno non avevamo mai visto così alterato Conte, non da quando si è seduto sulla panchina del Napoli. Il rigore è stato poi fallito da Calhanoglu che lo ha tirato sul palo, ma il tecnico leccese si è comunque sfogato nel dopo partita: "Il VAR deve essere utilizzato se c'è un errore! Se c'è questo strumento – che è un bellissimo strumento se utilizzato in maniera seria, onesta – se c'è un errore tu chiami l'arbitro e intervieni. Se c'è un errore il VAR sta lì e corregge, punto e basta! Senza dire: ‘No, ma questo spettava all'arbitro, la decisione…'. Ma che significa? È una cosa che mi fa veramente incazzare, ma non solo a me, penso a tutti quanti gli allenatori", ha detto Conte a DAZN.
Un concetto quest'ultimo – del parlare a nome di tutti – ripetuto anche dopo in conferenza stampa: "Sono arrabbiato per questa cosa del VAR, ma non per la decisione, perché ripeto sentirmi dire un'altra volta ‘eh no, qua non può intervenire, qua può intervenire' la percepisco come una presa in giro. Ma non parlo solo per me, ma parlo per tutti gli allenatori, per l'onestà che ci deve essere in giro. Noi vogliamo le cose oneste, se c'è un errore il VAR deve intervenire!". E ancora: "Ma chi lo ha fatto ‘sto protocollo? Ma chi l'ha fatto? Se c'è un errore il VAR deve intervenire, che sia pro o contro! Non sto parlando del Napoli, ma perché siamo incazzati neri tutti quanti".
Inzaghi si dissocia: "Parla per proprio conto, noi dobbiamo dare una mano agli arbitri"
Conte insomma dice di "parlare per tutti gli allenatori" circa l'iniquità dell'attuale protocollo VAR – che lascia ancora ampio margine discrezionale all'arbitro di campo – ma Simone Inzaghi, quando gli riferiscono le parole dell'allenatore del Napoli, si dissocia: "Se anch'io faccio parte degli allenatori incazzati che vorrebbero rifare il protocollo VAR, di cui ha parlato Conte? Io non ho nulla da commentare, penso che Antonio abbia parlato per proprio conto. Insomma, a volte si ha, a volte si toglie, dobbiamo cercare tutti di dare una mano a questi arbitri, io per primo… perché sono tutte partite intense, decise da episodi, quindi dobbiamo cercare di dare una mano agli arbitri, che stanno facendo del loro meglio".