Conte contro l’Uefa: “Spremono i giocatori come limoni e ci rimettono solo i club”
Dopo Spezia-Inter 1-1, Antonio Conte si è presentato ai microfoni di Sky e dopo aver commentato il risultato del ‘Picco' ha risposto a una domanda sulla Superlega, un progetto che non piace all'ex c.t. che però al tempo stesso critica la Uefa, che non redistribuisce in modo equo i proventi dei diritti tv.
Sono contrario alla Superlega. Calcio è passione, non solo business. Il calcio è la passione che tante notti non ci fa dormire. E poi c'è la meritocrazia, nello sport devi vincere col lavoro. Ma i club investono e spendono, la Uefa organizza solo e prende soldi. Si rifletta.
Lo sport deve essere meritocratico
L'allenatore dell'Inter non si è nascosto parlando della Superlega e ha ribadito che lo sport dev'essere meritocratico, com'è sempre stato. Chi vince va avanti, chi perde è fuori. Ma Conte ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte e ha colto l'occasione per criticare anche la Uefa che non redistribuisce come dovrebbe, a suo dire, i diritti televisivi:
Lo sport deve essere meritocratico. Noi lavoriamo per vincere e guadagnarci un qualcosa. Penso che anche la Uefa deve riflettere. La Uefa prende tutti i diritti e dà alle squadre solo una minima parte. Devono fare una riflessione.
La direzione della Uefa non è giusta
Si unisce a un coro già ricco di voci di allenatori che hanno criticato la Uefa, che non pensa ai calciatori, costretti a giocare numerose partite e che alla fine vengono spremuti al massimo:
Le società investono tanto sui calciatori e gli allenatori, la Uefa non investe e spreme i calciatori come limoni. I club devono essere ricompensati in maniera migliore. Credo che la proporzione dei diritti, tra Uefa e club, debba essere modificato.
In Champions ci va chi si qualifica dal campionato
La Uefa in risposta anche alla Superlega ha modificato la formula della Champions League dal 2024-2025 e il tecnico dell'Inter è stato critico nei confronti della nuova formula, che ha anche delle wild card:
La nuova formula Champions? In Champions e in Europa League devono andare le squadre che si qualificano dal campionato. La meritocrazia va messa al primo posto. Ma chi partecipa ai tornei e dà i giocatori alle Nazionali deve avere maggiori introiti.