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Conte “aspetta” il Napoli e svela a Belve il rapporto segreto con De Laurentiis: “Con lui parlo spesso”

Antonio Conte ha parlato i un’intervista a Belve ospite di Francesca Fagnani. Il tecnico salentino ha approfondito diversi argomenti ma ha rivelato anche di un contatto continuo con De Laurentiis: “Ci sentiamo spesso”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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C'era grande attesa e curiosità di sentire e vedere Antonio Conte a Belve su Rai Due ospite di Francesca Fagnani. Un'intervista ad ampio raggio a partire dalla sua vita personale fino ad arrivare al suo carattere e alle esperienze calcistiche vissute e di quelle che vorrebbe intraprendere, l'allenatore salentino è stato schietto e sincero rivelando anche retroscena particolari. Sulle voci sul suo possibile approdo al Napoli in caso di esonero di Rudi Garcia chiaramente non c'è stata alcuna conferma ma il l'ex trainer di Inter e Juventus ha fatto trapelare qualcosa.

"Sono esigente e odio perdere e questo mi fa diventare a volte feroce – ha spiegato aprendo la sua lunga intervista – A me piace essere leader, riconosciuto in tutte le squadre che vado e voglio essere un leader e penso che sia nato per fare questo". Un messaggio chiaro a chiunque volesse solo pensare di chiamarlo per affidargli la propria strada. Si dà un 8,5 come allenatore Conte: "Penso che il resto della carriera mi dia la possibilità di alzare il voto". Tante gioie nella sua carriera ma anche tanti rimpianti: "La Juve". E un desiderio: "Roma e Napoli mi piacciono".

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Ossessionato dalla vittoria e ancor più dalla sconfitta tanto da farsi del male fisico: "Sono solitario quando perdo e la sconfitta non la vivo bene – ha spiegato – Per me è un lutto che mi dura da 36 a 48 ore ed ecco perché poi cerco di isolarmi. Io fisicamente mi sento male". L'identikit perfetto dell'allenatore che qualsiasi squadra e club vorrebbe avere. "Vorrei in futuro trovare una situazione in cui posso continuare a scrivere la storia, magari anche a livello europeo – ha spiegato – All'estero apprezzi tanto la bellezza del nostro Paese. Non so, saranno le situazioni che si andranno a creare in futuro e i matrimoni si fanno sempre in due"

Fermo, sicuro e decisamente concentrato, Conte ha parlato anche dell'esperienza alla Juventus: "La Juve è sempre stata vista la squadra da battere e odiare – spiega – Giocarci e allenarla non è da tutti, hai tutta l'Italia contro". Ma poi ha aggiunto con un pizzico di rammarico: "È stato l'addio più sofferto quello alla Juve, mi sono pentito – ha detto spiegando – anche nelle piccole cose vedi grandi problemi". Sull'episodio del dito medio ad Agnelli in Juventus-Inter di Coppa Italia: "Con Andrea poi ci siamo chiariti".

Conte fa un avviso importante a chiunque voglia pensare a lui come allenatore: "Io voglio avare voce in capitolo anche sugli acquisti". Concretamente il tecnico salentino sembra avere le idee chiare: "Ci sono due piazze come Roma e Napoli in cui vorrei vivere la passione che ti trasferiscono e mi auguro che un domani ci possa essere la possibilità – ha spiegato dettando condizioni ben precise – Che ci sia sempre grande serietà, un progetto per competere e vincere ma non a stagione in corso perché sono situazioni già create prima". 

La Fagnani incalza l'allenatore e Conte di certo non si tira indietro quando gli viene chiesto del suo presunto contatto con Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che avrebbe trattato con lui pur di averlo subito al posto di Rudi Garcia: "De Laurentiis è una persona con cui spesso e volentieri ci parlo – ha spiegato svelando questo suo speciale rapporto col patron dei partnopei – Sicuramente da parte del presidente mi è sempre stata dimostrata grande stima ma ha fatto una scelta ben precisa quest'anno con Garcia e le scelte che sta facendo e che ha fatto hanno dimostrato che è un visionario lungimirante e il tempo gli darà ragione anche quest'anno".

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