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Antonio Conte prima di Napoli-Lecce: “In giro sento dire tante fesserie”, a chi si riferisce

Il tecnico dei partenopei ribadisce un concetto (“tornare in equilibrio”) nella conferenza che introduce la prossima partita di campionato. Conte tocca anche altri temi caldi sul tavolo, compreso il rinnovo di Kvara e il possibile turnover in vista del Milan.
A cura di Maurizio De Santis
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Giocare NapoliLecce è come varcare la porta dell'inferno. È l'ultima delle partite che in calendario la squadra di Antonio Conte può sfruttare per restare per restare ancorata lassù, in vetta alla classifica. Si gioca in anticipo (sabato alle 15), poi inizierà il passaggio obbligato negli inferi per affrontare un filotto tremendo contro Milan, Atalanta, Inter, Roma (con l'appendice di Torino e Lazio). Solo dopo si capirà quante possibilità ha ancora di uscire a riveder le stelle.

Il tecnico dei partenopei ribadisce subito un concetto pubblico, oltre a quelli filtrati faccia a faccia nel chiuso dello spogliatoio dopo la vittoria di Empoli ‘sporcata' da un brutto primo tempo. "Tornare in equilibrio" è l'espressione che usa per fotografare la situazione del Napoli passato da un avvio di campionato disastroso all'ebbrezza di stare in cima alla Serie A.

"Siamo partiti con la sconfitta a Verona ed è venuto giù tutto – le parole di Conte -. Poi è successo l’opposto e siamo in testa alla classifica. Noi dobbiamo tornare un equilibrio, quello che dico lo dico perché vedo alcune cose ogni giorni. Solo chi non ha mai vinto, secondo me, può dire delle fesserie. Ne sento tante in giro. Anche in caso di risultato negativo, non va buttato tutto per aria. Chi ha vinto sa cosa bisogna fare per tornare a vincere e costruire basi solide che siano durature". 

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Altro tema caldo sul tavolo: il rinnovo del contratto di Khvicha Kvaratskhelia. È la questione che rischia di diventare un tormentone alla Osimhen: le parti, al momento, sono distanti. Tra domanda e offerta ballano almeno 2, 3 milioni e la considerazione del presidente, De Laurentiis, sulla opportunità di farsene una ragione in caso di addio è stato come il più classico sassolino gettato nello stagno. Agita le acque in un momento in cui si ha bisogno (anche) di massima tranquillità per gestire questa fase della stagione.

"A Khvicha dico di continuare a fare quello che sta facendo. Lui è un professionista serio, esemplare. Quello che chiedo sempre è di onorare la maglia, deve essere concentrato su questa stagione. Mi auguro si raggiunga un'intesa soddisfacente per tutti ma so anche che nel calcio può accadere di tutto".

In una conferenza stampa precedente Conte sostenne che Neres lo stava "mettendo in difficoltà" e che lo accostava più alla posizione di Kvara che non quella di Politano. Adesso aggiusta il tiro, smussa gli angoli e quando gli viene chiesta una valutazione sull'eventuale sostituto dell'ex di Sassuolo e Inter spiega: "In certe situazioni abbassiamo Politano ma potremmo farlo anche con Lobotka oppure Gilmour. E Kvara può giocare anche insieme a Neres".

Questione turnover, termine che Conte nemmeno vuole sentire. E smorza anche questa forma di calcolo frenetico su chi risparmiare in vista del Milan. "Perché dovrei farlo? Non mi piace parlare di turnover, sono tutti titolari, poi faccio delle scelte in base a quello che vedo in allenamento. Cercherò di schierare la formazione che reputo più giusta per continuare a fare risultato".

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