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Conte al Tottenham, la reazione di Mourinho: “Avevano già un bravissimo allenatore”

Antonio Conte è il nuovo allenatore del Tottenham e a Londra sperano che l’ex tecnico di Inter e Juventus possa portare la sua mentalità vincente agli Spurs. Del ritorno in Premier League del tecnico salentino ha parlato anche José Mourinho, dando vita all’ennesimo capitolo di uno scontro dialettico che va avanti da anno tra i due.
A cura di Vito Lamorte
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José Mourinho e Antonio Conte sono due tecnici vincenti. Su questo non ci sono dubbi. Entrambi lasceranno la loro traccia nella storia del calcio per come hanno interpretato il mestiere di allenatore e per come hanno fatto giocare le loro squadre. Tra i due, però, non c'è un grandissimo feeling. L'attuale tecnico della Roma nella conferenza stampa alla vigilia del match di Conference League contro il Bodo/Glimt a chi gli ha chiesto se con Conte il Tottenham è ancora più forte ha risposto così: "È un bravo allenatore ma anche Nuno Espirito Santo è un bravissimo allenatore che aveva fatto bene per 4 o 5 anni al Wolverhampton. Non posso dire che adesso il Tottenham ha un bravo allenatore, lo aveva anche prima. Lo ha ora e lo aveva già".

Insomma, un attestato di stima ma senza esagerare. Ma è soltanto l'ultima puntata di un lungo scontro dialettico, a volte anche in maniera esplicita, ma è un fuoco sempre pronto a ravvivarsi. La carriera dei due sembra essere un inseguimento, visto che hanno già in comune la panchina di Chelsea e Inter e con l'approdo del tecnico salentino agli Spurs c'è un altro passaggio che condividono dei loro percorsi.

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Lo Special One aveva fatto riferimento a Conte anche nel corso della conferenza stampa di presentazione alla Roma lo scorso luglio: "Paragone tra me e Conte? Ci sono degli allenatori nella storia dei club che non puoi paragonare. Nessuno all’Inter è paragonabile a me o a Helenio Herrera, come alla Roma nessuno può essere paragonato a Liedholm o a Capello".

Quando nel 2018 i due erano avversari in Premier League il livello dello scontro si alzò tantissimo e Mourinho, che di lì a poco sarebbe stato esonerato dal Manchester United, disse che non aveva bisogno di "comportarsi come un clown a bordo-campo" per dimostrare la sua passione per il suo club e queste parole vennero prese come un attacco diretto a Conte, che in quel periodo era al Chelsea e in Inghilterra era diventato famoso per la sua gestualità durante le partite. Per tutta risposta il tecnico salentino disse: "Penso che (Mourinho, ndr) debba guardare il suo stesso passato, forse stava proprio parlando di se stesso? Capita che qualcuno possa scordare cosa ha detto o cosa ha fatto in passato, o anche quali comportamenti abbia avuto. Certe volte è colpa della demenza senile quando dimentichi il passato".

La scelta del Tottenham di prendere Antonio Conte al timone dopo i fallimenti con Mourinho e Nuno Espirito Santo potrebbe aver fatto breccia nell'orgoglio dello Special One, che nel suo periodo agli Spurs non è stato in grado di entrare in sintonia con l'ambiente e con i calciatori.

Un duello dialettico che va avanti da anni e ha scritto l'ennesimo capitolo, ma adesso non resta che attendere la risposta del nuovo manager degli Spurs. 

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