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Conference League amara per la Lazio, sconfitta dall’Az nell’andata degli ottavi

Lazio sconfitta all’Olimpico (1-2) dall’Az nell’andata degli ottavi di Conference League. Segna Pedro, gli olandesi la ribaltano nella ripresa. Tra una settimana il ritorno decisivo.
A cura di Maurizio De Santis
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Andata degli ottavi di Conference League con qualche ombra per la Lazio di Sarri.
Andata degli ottavi di Conference League con qualche ombra per la Lazio di Sarri.

L'andata degli ottavi di Conference League è amara per la Lazio che in Coppa saggia il retrogusto poco piacevole di un brutto risultato contro l'Az. La sconfitta per 1-2 non è risultato impossibile da rimontare ma giovedì prossimo in Olanda servirà una prestazione di forza e di talento per rimettere le cose a posto e guadagnare la qualificazione ai quarti.

In Serie A la vittoria sul Napoli e l'irruzione in zona Champions esaltano, al di là dei confini patrii le cose vanno diversamente nonostante le migliori intenzioni. Il gap è sempre lo stesso: calendario fitto e con il derby che a metà marzo dirà molto sulla possibilità di chiudere tra le prime quattro, qualche acciacco che sottrae risorse preziose (è il caso di Immobile), il turnover centellinato.

Si è giocato di martedì per volere della Uefa così da evitare la sovrapposizione al giovedì con la Roma impegnata in Europa League. In campo è andata la migliore squadra possibile al netto dell'infortunio di Ciro Immobile, del resto era stato lo stesso Sarri ad ammettere (parlando di Felipe Anderson) che nessuno in questo momento può permettersi di "riposare". Il tecnico aveva indicato alla vigilia del match quali potessero essere le eventuali insidie del match contro gli olandesi che nel loro campionato (l'Eredivisie) sono terzi e contendono a Feyenoord (capolista) e Ajax titolo e posto Champions.

L'esultanza di Pedro per la rete del momentaneo vantaggio biancoceleste.
L'esultanza di Pedro per la rete del momentaneo vantaggio biancoceleste.

Timori che si sono rivelati tali anche alla luce di quanto s'è visto all'Olimpico. Iniziano e chiudono bene i biancocelesti, in mezzo ci sono i guizzi dell'Az che resta aggrappato alla partita e poi la fa propria nella fase cruciale della ripresa. Il primo acuto lo concede Pedro, una statistica della Opta lo incorona: è il primo giocatore capace di segnare in una fase ad eliminazione diretta sia in Champions League, in Europa League che in Conference League.

Una sorta di asso nella manica che fa la differenza sempre e ovunque. Bravo l'ex Chelsea ma è tutta la costruzione dell'azione che fa luccicare gli occhi ai tifosi capitolini: Felipe Anderson recupera palla e innesca Zaccagni che affonda sulla corsia mancina e mette al centro per il compagno che gira al volo in rete. Chapeau.

Felipe Anderson chiamato a fare gli straordinari per l'assenza di Immobile.
Felipe Anderson chiamato a fare gli straordinari per l'assenza di Immobile.

Ma è troppo presto perché il match s'indirizzi a favore dei padroni di casa. Anzi, il ceffone sul muso preso dà una scossa agli olandesi che – almeno in avvio – faticano a trovare le misure giuste. Ma quando le indovinano, nel giro di un quarto d'ora, sfiorano il pareggio con Mijnians (palo) e poi lo trovano con Pavlidis (triangolazione perfetta con Reijnders e Karlsson). La Lazio incassa il colpo, non sta a guardare e va vicina al raddoppio con Milinkovic-Savic: la conclusione del serbo dai 25 metri e velenosa ma il portiere avversario la neutralizza con l'aiuto della traversa.

Il tema dell'incontro non cambia nella ripresa però capita che la Lazio perda ‘palle sanguinose' in mezzo al campo. Da una di queste scaturisce il raddoppio degli olandesi: Kerkez scambia con Pavlidis e di sinistra supera Maximiano. Manca ancora una mezzora alla fine dell'incontro, le occasioni per il 2-2 arrivano in serie (in particolare con Felipe Anderson e Luis Alberto) ma la rete non si gonfia. Il primo round va così, tra una settimana si deciderà tutto.

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