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Conceiçao spiega la mentalità vincente che deve animare il nuovo Milan: “Pareggiare significa perdere”

Dopo la vittoria di Empoli arrivata nel finale, Sergio Conceiçao spiega la mentalità che lo ha spinto a tenere in panchina diversi titolari per quasi un’ora, come Gimenez, Leao e Pulisic: “Ho messo in campo la squadra che dal primo minuto pensavo potesse vincere. Poi in 10 potevo inserire un difensore ma ho dato fiducia a chi era in campo. Ho rischiato e ho avuto ragione”
A cura di Alessio Pediglieri
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Sergio Conceiçao si gode la vittoria di Empoli maturata nel secondo tempo ma soprattutto figlia delle sue scelte che hanno visto un Milan votato all'attacco sul risultato di 0-0 e con un uomo in meno: "Potevo togliere una punta e inserire un difensore. Ma non è il mio pensiero e quello del mio Milan: ho rischiato perché pareggiare per me significa semplicemente perdere due punti".

Conceiçao e la filosofia vincente: "Potevo inserire un difensore in inferiorità, ma pareggiare non mi interessa"

Un concetto semplice ma diretto che ha premiato la mentalità vincente che ha animato la partita di Empoli: "Volevo vincere dal primo minuto e ho voluto rischiare quando avrei potuto inserire un difensore un volta in dieci ma non l'ho fatto. Quando siamo rimasti in inferiorità con già tanti giocatori offensivi ho voluto osare e ho dato fiducia a loro che mi hanno ripagato nel migliore dei modi. Si sono dimostrati ancora una volta a disposizione della squadra: pareggiare per me è come perdere e deve esserlo anche per la squadra. L'obiettivo resta entrare in Champions League".

La triplice panchina di Leao, Gimenez e Pulisic: "Ho fatto la formazione per vincere dal primo minuto"

Una formazione iniziale che aveva lasciato tutti stupiti con diversi titolari in panchina, per un attacco che aveva trovato il tandem Abraham-Joao Felix. Anche in questo caso, il pensiero di Conceiçao non lascia dubbi sulla mentalità chedeve avere il Milan: "Perché ho tenuto fuori Gimenez, Leao e Pulisic per tutto il primo tempo? Ho fatto la formazione per vincere anche nel primo tempo. Mi era sembrata la squadra più equilibrata, poi ho dovuto fare altre valutazioni per un Empoli molto forte e ben messo in campo. Così ho pensato che era il momento di cambiare e inserire dei nuovi. Dopotutto alla fine, chi merita va dentro e avere giocatori che quando vanno in campo ti danno segnali così è fondamentale. Oramai sono qui da un mese e mezzo, ora i risultati".

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