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Conceiçao senza certezze contro l’Inter in Coppa Italia, tranne una: “Per l’Europa è la via più corta”

Sergio Conceiçao sta preparando il primo derby di Coppa Italia contro l’Inter senza evidenti certezze: “Non chiedetemi chi gioca o no, non so nemmeno se domani sono vivo io…” L’unico fatto concreto è che rappresenti una reale possibilità da non fallire per raggiungere l’Europa: “In campionato mancato ancora tante partite”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sergio Conceiçao non ha detto che Milan schiererà contro l'Inter per il primo atto del derby di Coppa Italia. Non ha nemmeno certezza che possa essere la gara della svolta, la classica ultima spiaggia rossonera per dare un senso alla stagione. Il tecnico portoghese ha solo una certezza ed è quella che l'occasione di far bene è importante per un semplice motivo: dalla Coppa Italia può arrivare l'Europa. I numeri non mentono: "E' chiaro che sia la strada più corta per raggiungerla".

Dunque, un derby che profuma d'Europa. Il resto conta pochissimo per Conceiçao di fronte ad un Milan reduce dall'ennesimo disarmo stagionale in terra napoletana al Maradona. Dove ha dovuto pagare pegno a Conte e ai gol di Politano e Lukaku, sprofondando ulteriormente nelle sabbie mobili della metà classifica. Tutte le dirette concorrenti per la Zona Europa han fatto passi da gigante, dal Bologna alla Fiorentina, passando dalle due romane, Lazio e Roma. Tutte vincenti. Il Milan no e l'oramai obiettivo minimo stagionale appare comunque proibitivo, se non sfruttando la corsia preferenziale del torneo nazionale che, in caso di trionfo, permette l'accesso alla prima fase di Europa League.

La Coppa Italia come strada per l'Europa: Conceiçao non si nasconde

I numeri lo dicono, Conceiçao lo conferma soltanto nella conferenza della vigilia del derby: "Ultima spiaggia per l'Europa? Non dobbiamo troppo pensare a queste cose, perché serve vincere e basta ma è certo. E' la strada più corta per arrivare in Europa. In campionato mancano ancora delle partite da vincere". E soprattutto delle avversarie da superare, che hanno preso il largo. In Coppa Italia bastano tre partite due contro l'Inter e una con la vincente tra Empoli e Bologna. Meno proibitivo che in campionato, anche se oramai da questo Milan difficile capire cosa attendersi: "Vediamo di fare una buona partita, il derby è sempre a parte ma fondamentale sarà l'approccio. Entrare forte e provare a vincere".

Quale Milan per fermare l'Inter in Coppa Italia

E qui le incertezze che riemergono su una squadra su cui Conceiçao dovrà soffermarsi nelle prossime ore, decidendo se osare oppure no: "Dopo la partita è sempre facile parlare… prima però sono io a scegliere l'undici ideale. Finora chi è entrato dalla partita ha sempre dato risultati positivi". E dunque chi giocherà? "Non so se nemmeno sarò vivo io domani" si schernisce il tecnico portoghese "figuriamoci se sono in grado di rispondere a questa domanda. Certo se riuscissi a fine stagione a vincere un secondo trofeo farebbe piacere. Ma al momento non sono la persona più felice dopo questi tre mesi. Non so come mi sentirò".

Conceiçao e i singoli, da Leao a Joao Felix e Gimenez

Poi, il campo: Milan-Inter si deve giocare alla pari, iniziando dai prossimi 90 minuti. Con Leao titolare? "Deve compiere quel salto che ancora non ha fatto, scelgo se gioca o non gioca in base a ciò che si vede e che voi non sapete". Joao Felix? "Si deve ambientare, in Italia è dura e ciò che accade tra giocatori va bene. L'importante è parlarsi". Santi Gimenez? "Anch'io quando arrivai in Italia mi chiamavano ‘pippa'. Non è il primo che parte forte e poi ha un calo". Infine la difesa, che prende sempre troppi gol: "Il discorso è del collettivo se siamo vulnerabili. Se in avanti non si pressa e non si copre alla fine è dura, non si è compatti". 

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