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Conceiçao sbotta in tv, ce l’ha con i calciatori del Milan: “Mai vista una cosa simile in carriera”

Il tecnico portoghese è deluso per la prestazione e per il risultato contro il Cagliari. E scandisce la stessa frase usata da Allegri: “Il calcio è semplice… davanti alla porta bisogna essere egoisti”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Il calcio è semplice, davanti alla porta bisogna essere egoisti". Conceiçao va in tv e sbotta come Massimiliano Allegri. Ci sono tante cose che non gli sono piaciute: a cominciare da quello che ha giudicato "il più brutto primo tempo mai visto da quando sono allenatore e faccio questo lavoro da 13 anni" fino alla mancanza di egoismo degli attaccanti che sono "troppo altruisti e sembra che vogliono fare il tocco magico". E poi aggiunge: "L'avevo detto alla squadra che oggi non sarebbe stati facile", espressione che spiega bene come aveva già fiutato nell'aria che la partita contro un Cagliari arcigno poteva essere una trappola, soprattutto emotiva. Quel "mi aspettavo di più da tutti" è una sentenza.

Il Milan ha svanito la magia di Supercoppa ed è tornato alla realtà del campionato, contro il Cagliari ha raccolto un pareggio tanto deludente quanto amaro. E non solo per colpa dell'errore clamoroso di Maignan. "C'è mancata ampiezza, vivacità, ritmo alto, non abbiamo trovato gli spazi coi movimenti che abbiamo preparato. Sembra che filmavamo la partita, eravamo troppo fermi".

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È sufficiente quest'affermazione per comprendere quanto possa essere amareggiato l'allenatore che sente di aver fatto un passo indietro rispetto alle notti d'Arabia che avevano riacceso entusiasmo e fiducia dopo lo scossone per l'esonero di Fonseca. "Abbiamo perso due punti, sono arrabbiato. Se giochi bene e la partita non va ci sta, ma così no perché non siamo stati così bravi e intelligenti a trovare le soluzioni giuste contro un avversario che è venuto a giocare in un certo modo".

Non è tutto bello solo perché si è vinta la Supercoppa. Conceiçao lo ribadisce a Sky nelle interviste post match. Poi toglie ancora due pesi dallo stomaco, il primo è una critica fatta all'arbitro ma chiarisce subito che non intende utilizzarla come attenuante. "Capisco che la strategia degli avversari sia quella di buttarsi a terra e perdere tempo – ha aggiunto – ma l'arbitro deve concedere più recupero, anche 8 o addirittura 10 minuti… è più giusto secondo me. Non è una scusa, ma devo dirlo".

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Infine il riferimento all'eccessivo leziosismo delle punte alle quali sembra mancare l'istinto del killer per chiudere le partite. "I giocatori sono troppo altruisti, ma ci sono dei momenti in cui devono essere più semplici. Il calcio è semplice, si gioca semplice. Delle volte cerchiamo le cose più difficili, il tocco magico".

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