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Conceiçao furibondo: “Il mio portavoce pagato per farmi una cattiveria”. Poi indica un giornalista

Sergio Conceicao ha parlato alla vigilia della sfida di campionato che vedrà il suo Milan impegnato in casa del Lecce. Il tecnico è tornato sulla vicenda del suo portavoce: “Ne risponderà in sede legale, forse è stato pagato, l’ha fatto per cattiveria”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sergio Conceicao ha parlato alla vigilia della sfida di campionato che vedrà il suo Milan impegnato in casa del Lecce. Una partita importante in una stagione piuttosto complicata per i rossoneri sotto tutti i punti di vista. Il tecnico ha però subito approfondito i discorsi relativi alle ultime polemiche e alle vicende del suo portavoce: "Mi dispiacciono tutte queste situazioni, voglio capirlo nelle sedi legali – sottolinea -. Questo collaboratore l'ha fatto per cattiveria, forse è stato pagato. Una giornalista mi ha chiamato facendomi vedere tutto, ma l'ha fatto sicuramente per cattiveria".

E poi continua: "Mi dispiace anche per chi lavora al Milan – aggiunge -. Siamo qui tutti i giorni, Zlatan e Moncada sono sempre qui con i giocatori. Tutti insieme abbiamo parlato con la squadra, abbiamo avuto una settimana pulita con tutto il gruppo a disposizione, ed è stata la prima settimana così e sono contento per il lavoro che hanno fatto. Mi dispiace per tutta la gente coinvolta in questa situazione e lui ne risponderà nelle sedi legali e voglio sapere chi l'ha pagato" ha concluso Conceicao che poi successivamente si è rivolto a un giornalista presente in sala stampa.

La concentrazione di Conceicao.
La concentrazione di Conceicao.

Il riferimento a Carlo Pellegatti durante la conferenza stampa

Conceicao si rivolge infatti al giornalista Carlo Pellegatti: "A me costa molto stare qui a parlare con voi – spiega -. Il signor Carlo Pellegatti per cui ho un rispetto grandissimo non mi ha ancora guardato un volta perché sta al telefonino". Il tecnico del Milan ha fatto capire di avere una profonda stima e un grande rispetto per lo stesso Pellegatti e probabilmente anche tanta confidenza, forse cercava di attirare la sua attenzione. I due poi, quando lo stesso giornalista ha avuto la possibilità di fare la sua domanda, ha chiarito perché fosse distratto in un clima di totale serenità:

“Mi stavo documentando sul telefono sulla questione Arsenal di cui lei parlava: la squadra che ha affrontato lei che era anche più forte – sottolinea per poi chiedergli -. Che cosa le piacerebbe vedere del suo Porto qui e mi scusi per il paragone col passato". Conceicao risponde senza problemi finendo lì quel siparietto. Per quanto riguarda le questioni di campo invece l'allenatore del Milan non si sbilancia sulla formazione e le possibili esclusioni eccellenti contro il Lecce: "Vedo in allenamento chi mi dà più garanzie per iniziare la partita, deciderò io".

Conceicao in campo durante una partita del Milan.
Conceicao in campo durante una partita del Milan.

Le parole di Conceicao su Gimenez

Insomma, vuole decidere a seconda delle garanzie che ognuno riesce a dargli in questo momento anche dal punto di vista delle motivazioni: "Ho la sensazione che possiamo uscire da questa situazione – e fa un po' il punto su quanto accaduto finora -. Quando siamo tornati dalla Supercoppa abbiamo avuto subito il colpo del Cagliari e abbiamo perso un po' l'anima e la grandissima energia di Riyad. Poi dopo Zagabria è stato brutto con tutte le cose accadute in partita, un errore non forzato di un giocatore, altri miei, e poi il Feyenoord con l'espulsione di Theo".

Non ultimo l'argomento riguardante Santiago Gimenez che si è presentato subito bene al Milan deludendo poi nelle ultime uscite: "Gimenez arriva in un campionato per niente facile con tutto il rispetto per quello portoghese o olandese – ha spiegato -. In Italia è diverso, si sta adattando è normale. Non abbiamo castrato la sua qualità ma vogliamo che lui sia sopra le sue qualità, è molto concentrato sul lavoro, si è allenato bene. Ho visto tanti giocatori che sono arrivati qui e hanno fatto fatica, tipo Retegui". 

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