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Commisso senza freni contro la Juve: “Dovrebbero fare causa a quei figli di putt**a”

Rocco Commisso ha parlato della Juventus e delle sue perdite in Borsa nel corso di un’intervista. Il presidente della Fiorentina è senza freni: “Dovrebbero fare causa a quei figli di putt**a”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Rocco Commisso ha parlato al Financial Times nel corso di un'intervista in cui il presidente della Fiorentina, ha affrontato diversi argomenti relativi alla gestione e alla progettualità della società viola in vista del futuro. Un'occasione buona però anche per parlare di diversi temi riguardanti il mercato, gli allenatori e soprattutto le rivali in campionato, come la Juventus. Commisso si è scagliato nuovamente contro la società bianconera dopo averlo fatto già di recente in altre occasioni. Questa volta il patron della Fiorentina critica la gestione del titolo del club in Borsa.

“La Juventus è quotata alla Borsa di Milano – afferma Commisso – Dopo l'indagine della Covisoc il prezzo delle azioni del club è sceso di circa un terzo in quei giorni". Commisso non si spiega alcuni comportamenti e paragona una situazione del genere capitata agli azionisti della Juventus a quella di un qualsiasi altro titolo in Borsa negli Stati Uniti d'America: "Se fosse capitato a una società quotata negli States, gli azionisti, dopo aver subito le perdite, avrebbero dovuto fare causa a quei figli di p*****a (utilizza “motherfuckers” in inglese, ndr), scusate il linguaggio'”.

L'intervista rilasciata al ‘Financial Times' lo scorso novembre è stata diffusa soltanto nelle ultime ore, e il presidente della Fiorentina prosegue nel suo attacco frontale alla Juventus, soprattutto al suo presidente, Andrea Agnelli: "Sì, ci sono delle gelosie – afferma ancora Commisso – Ma chi ha fatto quello che ho fatto io, sicuramente non gli Agnelli, forse solo il nonno e non i nipoti". Poi una stilettata anche al Milan e all'Inter: "Non Gordon Singer nel club rossonero e nemmeno quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri". Il discorso di Commisso è a 360° senza esclusioni di colpi. Inevitabile però non parlare anche di Vlahovic e del caso Gattuso, ingaggiato e esonerato nel giro di pochissime ore.

Il monito di Commisso a Vlahovic e la verità su Gattuso

Nelle ultime ore si sta parlando molto del futuro di Dusan Vlahovic. L'acquisto immediato di Piatek da parte del club viola, è stato un chiaro segnale di come la Fiorentina voglia in questo momento cautelarsi nel caso in cui il serbo dovesse già partire a gennaio. Su di lui c'è l'Arsenal pronta ad assicurarsi il giocatore nonostante l'importante richiesta di Commisso da quasi 80 milioni. Il contratto di Vlahovic è in scadenza il prossimo 30 giugno 2023 e Commisso lo avverte: "È cresciuto qui e dovrebbe essere riconoscente, qualunque cosa accada, al club che lo ha portato dove è".

Il presidente ha dunque chiuso in questo modo il discorso sul giocatore che ha deciso di non rinnovare il contratto con la viola dopo un lungo tira e molla con gli agenti. Nel corso dell'intervista c'è spazio però anche per parlare del divorzio con Gattuso, ingaggiato ad inizio stagione e sostituito in estate da Italiano. "Gattuso ci ha chiesto subito di comprare alcuni giocatori a un certo prezzo rappresentati dal suo agente, Jorge Mendes". Il presidente della Fiorentina commenta: "Non è nel mio stile, non è la mia storia. Nessuno si deve approfittare di me". Il Financial Times ha scritto poi di aver contattato Gestifute, l'agenzia gestita da Mendes, definendo la ricostruzione di Commisso "irreale" e "irrispettosa".

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