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Commisso: “Fatemi buttare giù lo stadio Franchi, non è mica il Colosseo”

Dopo l’incontro con il sindaco di Dario Nardella, il presidente viola ha confermato di voler far di tutto per costruire uno stadio nuovo: “Firenze non si merita questo, ma una cosa bella, moderna, che aggiunge bellezza alla città. E i tifosi devono essere fieri del proprio stadio. Io voglio cominciare da capo. Rifare il Franchi? Bisogna andare al Ministero e capire se si può fare, se c’è la possibilità”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo i punti cardine presentati nello scorso giugno, Rocco Commisso è tornato alla carica per quello che rimane il suo grande sogno: costruire un nuovo stadio per la Fiorentina. Il patron viola lo ha fatto a margine dell'incontro con Dario Nardella, sindaco di Firenze: "Io voglio distruggere tutto e rifarlo – ha spiegato ai cronisti presenti – Va fatto per Firenze e per i tifosi, lasciate investire chi vuole investire. Ora si deve andare a Roma, al Ministero dei Beni Culturali, e mostrare ciò che vogliamo fare: spero che l'emendamento appena approvato sia stato fatto in questo senso".

"Ci sono problemi sismici, cadono i calcinacci, ci piove sopra, è veramente una cosa brutta – ha aggiunto – Mia moglie non è voluta entrare nei gabinetti. Firenze non si merita questo, ma una cosa bella, moderna, che aggiunge bellezza alla città. E i tifosi devono essere fieri del proprio stadio. Io voglio cominciare da capo. Rifare il Franchi? Bisogna andare al Ministero e capire se si può fare, se c’è la possibilità".

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Commisso dalla parte dei tifosi

Durante il suo j'accuse, Commisso ha elencato parte dei problemi dello stadio ‘Artemio Franchi': "Non si può vedere una partita dalla curva, persino i vetri si appannano. Come posso chiedere i soldi ai tifosi per vedere una partita in queste condizioni? Sono più ottimista rispetto a qualche mese fa, ma dipende sempre da cosa ci fanno fare. Se il Ministero non ci darà l'ok, si terranno il Franchi così com’è. E coloro che ci diranno di no poi si prenderanno le proprie responsabilità. Controllo, velocità e tempi giusti, queste sono le mie condizioni – ha concluso il presidente – Il Franchi non è il Colosseo. Non voglio buttare giù il Ponte Vecchio, ma un impianto che in un Paese normale nel ventunesimo secolo non dovrebbe esistere".

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