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Commisso a ruota libera: “Juventus e Inter sono indebitate per un lavoro sporco”

Rocco Commisso oggi era nella sua Calabria, per ricevere la cittadinanza onoraria di Gioiosa Ionica, dove nacque 71 anni fa. Stuzzicato dai presenti, il presidente della Fiorentina si è lasciato andare a dichiarazioni pesanti nei confronti di Juventus e Inter: “Sono indebitate per un lavoro sporco. Chiesa ce l’hanno rubato…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Bagno di folla oggi per Rocco Commisso a Gioiosa Ionica, dove il presidente della Fiorentina ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Aveva 12 anni Commisso quando lasciò il comune calabrese – dove era nato – per emigrare in America assieme alla madre e alle due sorelle, raggiungendo il padre che faceva il falegname oltreoceano. Oggi, a 71 anni, è un imprenditore di successo e cerca di farsi strada anche sul terreno molto difficile della Serie A.

Commisso non ha notoriamente peli sulla lingua e così – stuzzicato dai presenti – si è lasciato andare a dichiarazioni abbastanza pesanti nei confronti di Juventus ed Inter. Il punto di partenza del discorso è stato la differente ‘potenza di fuoco' del club bianconero rispetto alla sua Fiorentina: "Il campionato? La Juventus è sempre favorita. Quando loro hanno 300 milioni di monte stipendi e io ne ho 70, loro sono sempre favoriti, è normale. I soldi contano nel calcio. Come hanno comprato Chiesa? Ce lo hanno rubato perché gli hanno dato molti soldi, che noi non abbiamo. Noi non possiamo fare soldi, perché non abbiamo ricavi, è questa la differenza tra noi e la Juve: più ricavi e più puoi spendere".

Il presidente viola piazza allora la frecciata velenosa: "Ci sono club come Juventus, Barcellona e Inter, che sono indebitate per un lavoro sporco". A Commisso chiedono poi ancora di Vlahovic, sul quale c'è fortissimo l'Atletico Madrid: "Credo che resterà, questa è la mia intenzione. Ora vediamo…". In precedenza era stato più netto sul tema ai microfoni Rai: "Il contratto si deve allungare, poi se il ragazzo vuole andare da un’altra parte, se ne può parlare ma non quest’anno. Lui deve capire che è stato Rocco, la sua famiglia e la Fiorentina a portarlo dov'è, poi se ne può andare ma non quest’anno". Certo che se il club di Simeone si avvicina ai 100 milioni…

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