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Come un top player: quanto è costato Sarri alla Juve per un anno da allenatore

Circa 30 milioni di euro, tanto è costato alla Juventus avere Maurizio Sarri come allenatore per una sola stagione, culminata con la vittoria del nono scudetto consecutivo. Andrea Agnelli ha corrisposto al Comandante l’intero ingaggio da 6 milioni netti per due anni, per un totale di 24 lordi, a cui si sommano i 2,5 milioni della penale per il mancato terzo anno in bianconero e i 4 milioni versati al Chelsea per liberarlo nel 2019.
A cura di Valerio Albertini
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30 milioni di euro per vincere uno scudetto. Potrebbe essere riassunto così il rapporto tra Maurizio Sarri e la Juventus. Il tecnico nato a Napoli è rimasto un solo anno in bianconero, nel quale ha conquistato il suo unico trofeo in patria, il nono campionato consecutivo della Juventus. Il presidente della Vecchia Signora Andrea Agnelli ha deciso di esonerarlo nell'agosto scorso, dopo la brutta eliminazione in Champions League per mano del Lione, per affidare la panchina all'esordiente Andrea Pirlo. Essendo ancora sotto contratto, la società bianconera ha dovuto comunque corrispondere lo stipendio al Comandante in questa stagione, a cui va aggiunta la penale pagata per non aver fatto scattare il terzo anno di contratto, prevista nell'accordo stipulato nell'estate 2019. Da non dimenticare, infine, anche l'indennizzo corrisposto al Chelsea per liberare Sarri. Tanti soldi investiti e tanta fiducia spesa, dunque, salvo poi ritornare sui propri passi soltanto un anno dopo, senza preoccuparsi di quanto fosse costato portarlo a Torino.

Quanto ha speso la Juventus per Sarri

Con la Juventus, Maurizio Sarri aveva sottoscritto un contratto biennale con opzione per il terzo anno da 6 milioni di euro netti a stagione. Andrea Agnelli ha dovuto corrispondere per intero la cifra al tecnico cresciuto a Figline, per un totale di 12 milioni netti e circa 24 lordi. Inoltre, qualche giorno fa, la società bianconera ha deciso, com'era ovvio, di non esercitare l'opzione per il terzo e ultimo anno di contratto del Comandante, ma anche questa scelta le è costata una cifra non irrisoria. È di 2,5 milioni di euro, infatti, la penale da pagare a Sarri per il mancato terzo anno in bianconero. Non è finita qui, perché nel giugno 2019 Andrea Agnelli scelse di spendere circa 4 milioni per liberare l'ex allenatore del Napoli dal suo contratto in essere con il Chelsea, perché immaginato come l'uomo giusto per portare a Torino quel gioco offensivo che il presidente non aveva visto negli anni alla Continassa di Max Allegri. Totale: circa 30 milioni di euro, ovvero uno stipendio annuale di Cristiano Ronaldo.

L'avventura di Sarri alla Juve e le scelte di Agnelli

L'avventura di Maurizio Sarri in bianconero ha portato alla vittoria del nono scudetto consecutivo della Juventus, primo titolo del Comandante in Italia, forse sottovalutato dalla dirigenza juventina, che lo ha dato per scontato dopo otto affermazioni di fila tra Antonio Conte e Max Allegri. Il tecnico, vincitore dell'Europa League nel 2019 con il Chelsea, ha pagato la brutta figura in terra europea, con l'eliminazione maturata agli ottavi di finale di Champions League contro il Lione decisiva per la sua mancata riconferma. Agnelli aveva preso Sarri per vedere la Juventus imporre il suo gioco in Europa e, visti i risultati ottenuti, ha scelto di accantonarlo per puntare tutto su Andrea Pirlo, senza conseguire però esiti molto diversi. Per questo, due anni dopo l'interruzione del primo rapporto, ha scelto di tornare a puntare su Allegri, con buona pace dei 30 milioni spesi per Maurizio Sarri.

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