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Come sta Kean dopo il trauma cranico e quando rientra: le condizioni dell’attaccante della Fiorentina

Moise Kean non ci sarà contro il Lecce dopo il trauma cranico patito in Verona-Fiorentina: come sta l’attaccante della Viola e quando rientra.
A cura di Vito Lamorte
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Moise Kean non ci sarà contro il Lecce dopo il trauma cranico patito in Verona-Fiorentina: l'attaccante della Viola sta bene ma non sarà rischiato in vista del prossimo turno di campionato. In casa gigliata si procede con attenzione e cautela per evitare di mettere a rischio l'incolumità e la salute del bomber della squadra di Raffaele Palladino. 

Gli esami e i test clinici hanno dato esito negativo e il calciatore è stato dimesso dall'ospedale Borgo Trento di Verona poche ore dopo il ricovero necessario per effettuare gli accertamenti in merito al l colpo ricevuto in campo. Kean è rientrato a Firenze insieme allo staff sanitario del club.

Come sta Kean dopo il trauma cranico e quando rientra

Nonostante le cose migliorino a vista d'occhio per Kean, il centravanti della Fiorentina non potrà essere disponibile per la partita contro il Lecce di venerdì sera: il trauma cranico risulta superato ma è necessario osservare un periodo di riposo in via precauzionale e questo non permetterà all'ex Juventus di essere in campo in occasione dell'anticipo della ventisettesima giornata di Serie A in programma allo stadio Artemio Franchi'.

È probabile che Kean torni a disposizione di Raffaele Palladino per l'andata degli ottavi di Conference League, ovvero giovedì 6 marzo; in casa del Panathinaikos ma potrebbe partire con i compagni di squadra solo per restare con il gruppo: la data più plausibile è domenica 9 marzo, quando la Viola sarà di scena a Napoli.

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Le condizioni di Moise Kean dopo il trauma cranico

Per valutare gli infortuni alla testa esiste il protocollo Uefa messo a punto per i “traumi post concussivi”: in questi casi il giocatore dovrà sostenere alcuni test di tipo cognitivo e la procedura prevede una serie di esercizi visivi, motori e verbali che stabiliscono lo stato del trauma. Dopo questi test si definisce l’idoneità o meno all’attività agonistica.

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