Come ottenere il rimborso da DAZN dopo i disservizi per Inter-Napoli: a quanto ammonta l’indennizzo
Colpa di un partner esterno che ha il compito di direzionare il traffico dei dati evitando ingorghi e "buio" nella visione. DAZN ha motivato così il grave disservizio avvenuto mercoledì scorso in occasione del big match, Inter-Napoli: la partita più attesa della prima giornata dopo di Serie A dopo i Mondiali è divenuta oggetto di proteste per l'impossibilità di molti utenti di accedere al servizio regolarmente pagato e vedere la gara.
Si è trattata dell'ennesima falsa partenza della piattaforma in streaming (era successo già nell'estate scorsa, in occasione del primo turno del torneo, e il disagio fu addirittura su scala globale) che in un comunicato, oltre a spiegare quali sono state le cause del blackout temporaneo ha anche chiarito che la quota di abbonati interessati sarebbe stata una minoranza. Clienti che verranno risarciti secondo la procedura indicata dalle "regole vigenti".
Qual è la procedura per ottenere il rimborso? È quella prevista dal garante dei consumatori (l'AgCom, Autorità per le Comunicazioni) a gennaio 2022 e offre ai clienti una finestra di sette giorni – a partire dal giorno in cui s'è verificato il guasto, in questo caso mercoledì scorso – per presentare reclamo formale online sulla piattaforma conciliaweb.agcom.it messa a disposizione degli utenti. Se l'AgCom dovesse riconoscere fondati i motivi dell'esposto allora DAZN avrà tre mesi di tempo per corrispondere l'indennizzo.
Con ogni probabilità non si attenderà tutto questo tempo e, in via del tutto conciliativa, la somma verrà erogata a mo' di sconto sulle prossime rate dell'abbonamento. Quale sarà l'entità dell'importo? Un quarto della quota mensile. Anche questo aspetto – la tempistica dell'indennizzo da accelerare – sarà oggetto della discussione che il 10 gennaio avverrà nella sede del ministero a Roma: per quella data il ministro Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) ha chiamato a confronto i vertici di DAZN, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, e la Lega Serie A.
Indennizzo automatico. È la linea che segue la politica nel solco di quanto accaduto ad agosto scorso quando entrò il gioco il cosiddetto "lodo Vezzali": l'ex campionessa di scherma, allora sottosegretario, s'impose affinché fosse la stessa piattaforma a farsi carico della responsabilità di individuare quali fossero gli utenti danneggiati e avessero diritto a una forma di indennizzo automatico, che arrivasse in tempi brevi rispetto all'inter burocratico.
Ed è la linea che ha comunicato la stessa DAZN all'AgCom dicendo sì alla procedura semplificata e insistendo su un dettaglio: la porzione di abbonati interessati dal disservizio è stata minima e il lasso temporale di "buio" sarebbe stato di 5 minuti per alcuni e di almeno 15 per altri.
L'emittente ha davvero messo in atto le modifiche necessarie alla propria infrastruttura? Se lo chiedono la lega Serie A e, più ancora, il Codacons che in questi giorni ha alzato di nuovo la voce a tutela dei consumatori. Il rispetto degli standard di qualità per la messa in onda delle partite sarà ancora oggetto del dibattito sui miglioramenti tecnici menzionati dall'azienda più volte in questi mesi.
L'aumento degli abbonamenti. Il disservizio che sarebbe stato risolto in maniera abbastanza rapida (è la versione fornita da DAZN parlando dell'intervento di manutenzione) ha soffiato sulle polemiche che s'erano rinfocolate a causa del ritocco verso l'alto delle tariffe da parte di DAZN e alla necessità che l'abbonamento sia continuativo (annuale) onde evitare rincari.