Come ha fatto l’Inter ad aggirare decreto Dignità per il ricco accordo con lo sponsor Betsson Sport
L‘Inter nei giorni scorsi ha ufficializzato l'accordo con Betsson Sport, nuovo main sponsor sulle maglie del club campione d'Italia in carica. Questo nuovo sponsor sta facendo molto discutere perché si tratta di un gigante delle scommesse online e verrà esaminato in Parlamento perché, secondo il deputato del Movimento 5 Stelle Gaetano Amato, violerebbe il divieto di pubblicità alle scommesse sportive inserito nel decreto Dignità del 2019.
Ma perché l'Inter ha firmato l’accordo con il gigante delle scommesse Betsson senza problemi? A specificare questa situazione ci aveva pensato qualche settimana fa in un’intervista ad Agipronews, è Massimo Capitanio, commissario di Agcom, l’autorità garante per le telecomunicazioni: “Il logo sulla maglia sarebbe quello di un sito di intrattenimento sportivo. Finché resta tale, non mi sembra rientri nella fattispecie vietata dal decreto Dignità”.
Capitanio aveva aggiunto: “Già dalle prime istruttorie in tema di divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, l’autorità ha stabilito che la normativa non è violata se non c’è riferimento al gioco”. In pratica, la cosa principale è che il logo utilizzato sulle divise sia quello di un sito di informazione sportiva , come accaduto già con LeoVegas fino allo scorso anno sui kit di allenamento, e non direttamente quello di un portale che raccoglie puntate. Il confine è molto sottile, ma c'è.
Accordo tra Inter e Betsson Sport: il comunicato
Il primo luglio, con una nota ufficiale, il club nerazzurro aveva ufficializzato l'accordo.
Per i prossimi quattro anni Betsson Sport sarà Official Main Partner della squadra Campione d’Italia. Il logo del brand si posizionerà sul front della maglia che, per la prima volta, esibirà anche la seconda stella sul petto.
1 luglio 2024 – Ora è ufficiale: Betsson Sport sarà il nuovo Official Main Partner dell'Inter. Per i prossimi quattro anni il brand di infotainment sportivo sarà presente sulla prestigiosa maglia nerazzurra, prova concreta del più grande accordo di sponsorizzazione di maglia nella storia del Club.
Betsson Sport ha scelto di legarsi ai nerazzurri riconoscendosi nei valori di ambizione e dedizione instancabile che caratterizzano l’Inter sia dentro che fuori dal campo. Il percorso di crescita del brand, testimoniato dai successi delle ultime stagioni, è culminato con la vittoria dello Scudetto 2023-2024, traguardo che consentirà di avere la seconda stella cucita sulla maglia a partire dalla prossima stagione e che riempie Betsson Sport di orgoglio per la partnership siglata.
La passione dei nerazzurri renderà ogni vittoria una testimonianza della determinazione e della visione a lungo termine che Betsson Sport ha nel sostenere lo sport in tutta Italia, sia dentro che fuori dal campo. Il brand ha infatti in programma esclusive e incredibili attività con i calciatori nerazzurri dedicate al Betsson Sport Club e ai tifosi che con passione seguono la loro squadra del cuore.
Come ha fatto l'Inter ad aggirare decreto Dignità
“Desta stupore e profonda preoccupazione la notizia dell’accordo tra la società dell’Inter e la Betsson Sport, nuovo ‘official main partner’ della squadra campione d’Italia. I nerazzurri, a partire dalla prossima stagione agonistica, avranno un nuovo sponsor sulle maglie che richiama direttamente il mondo del gioco d’azzardo. Betsson Sport è ufficialmente un sito di infotainment (informazione e intrattenimento, ndr), ma fa parte della nota galassia Betsson Group, una società di scommesse che opera da decenni in oltre 20 Paesi distribuiti in tre continenti”. È questa la denuncia di “Mettiamoci in gioco”, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo.
Betsson è official partner del Napoli e di altri club ma ha contratti con altre società di basket, pallavolo, pallamano, rugby e pallanuoto: secondo questa associazione dietro la promozione dello sport si nasconderebbe in realtà una strategia volta ad aggirare le leggi italiane che vietano la pubblicità del gioco d’azzardo.
Nel 2018, con la conversione in legge dell’articolo 9 del cosiddetto “Decreto Dignità”, è stato introdotto il divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, indipendentemente dal mezzo utilizzato; e un anno dopo l’Autorità garante delle telecomunicazioni (Agcom) aveva pubblicato delle linee guida sulle modalità di implementazione del divieto che avevano lasciato non poche perplessità nelle associazioni che compongono “Mettiamoci in gioco”, tra cui Libera e Avviso Pubblico.
Quanto guadagnerà l'Inter dall'accordo con Betsson
L'Inter ha firmato un contratto di 5 anni con il marchio Betsson che prevede l'inserimento del logo sulle divise ufficiali della squadra nerazzurra. L'Inter andrà a guadagnare così 30 milioni a stagione per 5 anni, che si aggiungono ai 15 milioni da Paramount e ai 30 milioni da Nike (24+6 bonus).
Il deputato Amato contro l'accordo Inter-Betsson
Il deputato del Movimento 5 Stelle Gaetano Amato in riferimento al fatto che sulle maglie dell’Inter comparirà la scritta Betsson Sport ha dichiarato: "Sono settimane che denunciamo la totale inconciliabilità dell’accordo tra i campioni d’Italia e il colosso del betting con quanto dispone il decreto Dignità, già ampiamente aggirato in questi anni con la scusa dell’infotainment, ma che vieta espressamente la pubblicità del gioco d’azzardo. A questo punto ci chiediamo e chiediamo al ministro Abodi e al governo Meloni tutto: la vostra idea di ‘nazione’ prevede che sia più forte la legge dello Stato o la legge del denaro? Sono più forti gli interessi di un club multimiliardario di calcio o la tutela delle fasce più deboli della popolazione, soprattutto i più giovani, esposti al rischio azzardopatia semplicemente perché appassionati di quello che dovrebbe essere il gioco più bello del mondo?".
Il parlamentare ha annunciato che presenterà una interrogazione in Parlamento: “Sono domande che faremo in via ufficiale con una interrogazione al governo. E ancora: ci dicano espressamente se si sta aprendo così la strada ad uno stravolgimento del decreto Dignità sulla spinta delle lobby dell’azzardo”.