Come ha fatto il Lecce a prendere Umtiti: è reduce dall’estate più umiliante della sua vita
Samuel Umtiti è ufficialmente un nuovo giocatore del Lecce. No, non è fantacalcio, ma una realtà che consentirà ai salentini di rinforzare la propria difesa con un campione del mondo in carica presente in rosa e pronto a far compiere ai salentini un importante salto di qualità. Ma come è stato possibile chiudere una trattativa di tale portata? Se lo chiedono in molti e sicuramente questo tipo di operazioni non appartengono al modo di lavorare di Pantaleo Corvino sempre incline a costruire squadre su giovani di prospettiva. Ecco perché si tratta di una possibilità che nella marea di vie infinite che propone il mercato si è palesata davanti agli occhi della dirigenza leccese. Lo stipendio di Umtiti infatti non sarebbe alla portata né del Lecce né di tanti altri club blasonati e titolati in Italia. I 20 milioni di euro che il giocatore percepisce come ingaggio non verranno infatti pagati dal club salentino ma interamente dal Barcellona.
Il Lecce pagherà dunque ai catalani solo alcuni bonus a presenza del giocatore che in questi anni è stato a lungo fermato dagli infortuni, specie al ginocchio, che l'hanno tormentato da diverso tempo. Umtiti è stato però soprattutto al centro della critica per via della sua volontà di non volersi abbassare lo stipendio viste le difficoltà economiche del club. Nemmeno i fischi del popolo catalano, che a ogni suo tocco di palla facevano da contorno alle sue giocate, hanno scalfito il morale del giocatore che ha sempre preferito andare avanti per la sua strada. Nel corso di questa estate però ha praticamente vissuto da separato in casa. Il Barcellona non gli ha nemmeno assegnato un numero di maglia facendolo restare fuori rosa in attesa di una nuova squadra che fino all'arrivo del Lecce non era mai stata convinta del suo acquisto.
A sperare di tesserare Umtiti era stato inizialmente il Rennes prima di tirarsi indietro a causa del suo alto ingaggio e dei noti problemi fisici del giocatore che non lo rendevano affidabile sotto tutti i punti di vista. Insomma, economicamente non conveniente e senza alcuna garanzia dal punto di vista fisico: Umtiti era un vero problema per i catalani. Ecco perché diverse squadre, secondo quanto riferiscono in Spagna, avrebbero chiesto al Barcellona di effettuare prima un provino al giocatore per poi pensare di poterlo ingaggiare in prestito o a titolo definitivo. Una condizione che il club blaugrana ha escluso anche se aveva una sua logica dato che del giocatore in pochi riescono ancora a fidarsi visti i suoi numerosi problemi fisici. Sarebbe un azzardo troppo grande per qualsiasi squadra.
Ed ecco perché anche la prospettiva di far effettuare un test preventivo al giocatore prima di farlo firmare con qualsiasi altro club, rappresentava motivo di poca professionalità e serietà. Una possibilità che infatti il Barcellona ha escluso considerandola una mancanza di rispetto per il giocatore e per la stessa società. A Umtiti sono state messe a disposizioni strutture per curarsi al meglio e la prospettiva di liberarsi rescindendo il suo contratto. Il giocatore però ha rifiutato forte di un accordo firmato fino al 2026 che così ha messo il Barcellona nella condizione di valutare cessioni in prestito secco o con opzione di riscatto evitando di registrarlo in rosa avendo così la possibilità di tesserare i nuovi acquisti.
E così è accaduto con il Lecce. Sarà infatti il Barcellona a sobbarcarsi la spesa intera del suo stipendio da 20 milioni di euro portando i salentini a corrispondere alla squadra catalana solo alcuni bonus legati alle presenze di Umtiti. Il francese sarebbe stato spinto comunque dalla voglia di accettare Lecce per le condizioni climatiche che troverà in Puglia, che spera lo possano aiutare con il suo ginocchio anche grazie al supporto di un preparatore personale che gli curerà la muscolatura vicina al ginocchio, ma anche per conoscere meglio la tattica italiana visto che in futuro vorrà intraprendere la carriera da allenatore.