Come ha fatto il Como a spendere 100 milioni nel calciomercato: perché questo è solo l’inizio
Cento milioni di euro investiti in due sessioni mercato, estivo e invernale. Se vuole, il Como può. E quel che ha fatto finora regala la sensazione che sia solo l'inizio di un progetto alimentato dalla munificenza dei fratelli Hartono. La proprietà fa capo agli uomini d'affari indonesiani (ma con base legale a Londra) che figurano tra i più ricchi al mondo e in ambito calcistico: hanno un patrimonio netto pro capite che sfiora i 30 miliardi di dollari, frutto di investimenti fatti nella Bank Central Asia (il più grande istituto di credito privato indonesiano), nel settore immobiliare, nell'elettronica e nel colosso dell'e-commerce BiliBili. Cinque anni fa hanno acquistato il club lariano per 200 mila euro: preso in Serie C, l'hanno portato in A. E vogliono restarci con un occhio ai conti da tenere a posto e al portafogli perché la loro "creatura" cresca forte e sana.
Per farlo hanno gettato fondamenta solide sia a livello di asset immobiliari (per i progetti che riguardano il nuovo centro sportivo e la ristrutturazione dello storico stadio, Sinigaglia, che sorge nei pressi del Lago) sia sportivo, affidando la parte tecnica a un ex calciatore che il mondo nel mondo del football c'è stato indossando le maglie dei club più forti. Arsenal, Barcellona, Chelsea hanno impresso nel DNA di Cesc Fabregas quella mentalità vincente che non si può spiegare: ce l'hai oppure no.
A lui il compito di raggiungere il prossimo, immediato obiettivo: conquistare la salvezza. Ne hanno portato un pezzo anche altri soci/compagni di ventura quali Henry o Wise. E le star di Hollywood che fanno capolino in tribuna aiutano a tenere accese la luce dei riflettori sul ‘piccolo' club lombardo.
Cinquanta più cinquanta. È l'ammontare degli investimenti sostenuti tra i due periodi di trattative. In quest'ultima finestra il Como s'è rinforzato senza badare a spese, sborsando cifre superiori a quelle che si possono permettere (alla luce dei conti attuali) anche società top come il Manchester United all'estero o altre big in Italia (la Juventus, il Milan, l'Inter).
Tre gli acquisti più costosi fatti a gennaio: Maxence Caqueret (centrocampista) è arrivato dal Lione per 15 milioni, Anastasios Douvikas (attaccante) è stato prelevato dal Celta versando 14 milioni, 12 quelli pagati al Betis per Assane Diao (attaccante). Ha perfino tentato Theo Hernandez del Milan, fermandosi solo dinanzi alla reticenza del terzino milanista.
Ma nel paniere dei volti nuovi arrivati in virtù di operazioni chiuse in prestito figurano anche Vojvoda (difensore, ex Torino), Jean Butez (portiere), Iván Azón (attaccante), Hrvoje Smolčić (difensore), Jonathan Ikoné (centrocampista, ex Fiorentina), Álex Valle (difensore) o Dele Alli ingaggiato a parametro zero dopo essersi allenato per alcune settimane a Como. Totale: 30 calciatori per scrivere un nuovo capitolo su quel ramo del Lago di Como.