Come giocherà l’Italia ai prossimi Mondiali nel 2026 (se non combineremo altri guai)
Con la conclusione dei Mondiali, la delusione e l'amarezza per la mancata partecipazione della Nazionale italiana si è trasformata in attesa e voglia di riscatto. Dopo due tornei iridati da spettatori, è tempo di tornare protagonisti in campo. L'obiettivo è il Mondiale del 2026, il primo della storia che potrà contare su 48 squadre partecipanti alla fase finale, e che si disputerà in tre nazioni, ovvero Canada, Messico e Stati Uniti. Ma quale Italia vedremo in campo tra 4 anni? Difficile dirlo, soprattutto oggi. Al momento quello che si può fare è giocare su i possibili protagonisti, considerando i calciatori di prospettiva e quelli già affermati. Sempre sperando che non si concretizzi un terribile, non c'è due senza tre e non arrivi un'altra cocente delusione.
Prima di qualificarsi ai Mondiali del 2026, la Nazionale di Roberto Mancini (ci sarà ancora lui sulla panchina azzurra?) dovrà cercare di strappare il pass per gli Europei del 2024, attraverso il girone di qualificazione con Inghilterra, Ucraina, Macedonia del Nord, Malta. Un'occasione per iniziare a mettere le basi per il futuro e anche per arrivare al meglio sulla strada che porterà al prossimo torneo iridato.
Quali sono ruolo per ruolo i possibili giocatori che potrebbero difendere i colori dell'Italia nel 2026? Partiamo dalla porta, dove al momento la certezza sembra essere Gigio Donnarumma (PSG), che potrebbe ritrovarsi a giocarsi il posto oltre che con Meret (Napoli) , anche con quelli che al momento sembrano portieri dal sicuro avvenire ovvero Carnesecchi (Cremonese) e Vicario (Empoli).
Per quanto riguarda la difesa chi oggi potrebbe garantire continuità, essendo già oggi nel giro della Nazionale, sono Bastoni (Inter), Romagnoli (Lazio), Calabria (Milan), Dimarco (Inter) e Mancini (Roma). A questi potrebbero aggiungersi i più giovani già nel giro dell'Under 21 Scalvini (Atalanta), Lovato (Salernitana), Udogie (Udinese), Bellanova (Inter), Parisi (Empoli), e poi Viti (Nizza) e Okoli (Atalanta).
A centrocampo possiamo considerare già diversi punti fermi, che possono far ben sperare per i Mondiali 2026. Il reparto mediano potrà contare sull'esperienza di Verratti (PSG), Barella (Inter), Tonali (Milan), Pellegrini (Roma), Locatelli (Juventus). Al momento sembrano destinati ad un futuro radioso i due gioiellini bianconeri Miretti e Fagioli, Frattesi (Sassuolo), Mandragora (Fiorentina), Rovella (Monza) e Ricci (Torino).
Stesso discorso per il reparto offensivo che potrebbe ruotare intorno a quelli che tra 4 anni potrebbero essere dei giocatori consolidati. Da Chiesa e Kean della Juventus, fino a Zaniolo della Roma, Raspadori del Napoli, Scamacca (West Ham), Pinamonti (Sassuolo) e Pellegri (Torino). Ad oggi poi si può scommettere su diversi attaccanti che ben si stanno disimpegnando anche nel giro dell'Under 21: Gnonto (Leeds), Pafundi (Udinese), Esposito (Anderlecht), Lucca (Ajax), Cancellieri (Lazio) e Volpato (Roma).
E volendo abbozzare dunque la possibile formazione dell'Italia ai Mondiali 2026? Ecco come potrebbe scendere in campo la squadra azzurra, che dovrà però prima qualificarsi e cancellare le ultime due cocenti delusioni. Una formazione che tiene conto di quelli che al momento sono i giocatori che oggi garantirebbero maggiori garanzie:
Italia (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bastoni, Scalvini, Udogie; Verratti, Tonali, Barella; Chiesa, Zaniolo, Scamacca