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Come giocherà l’Italia ai prossimi Mondiali con i nostri migliori talenti di Under 20 e Under 19

Le ottime prestazioni delle selezioni giovanili hanno messo in mostra un movimento tutt’altro che ‘morto’. Quali ragazzi di Under 20 e Under 19 potrebbero far parte della Nazionale Italiana ai prossimi Mondiali.
A cura di Vito Lamorte
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Il futuro dell‘Italia è in buone mani? Sembrerebbe proprio di sì, checché ne dica buona parte della critica, sportiva e non. I risultati della Nazionale maggiore non sono stati esaltanti nell'ultimo anno e mezzo ma le selezioni giovanili hanno dimostrato che il potenziale per i prossimi anni c'è.

Un po' di contesto. La Nazionale A non si è qualificata alla Coppa del Mondo del 2022 in Qatar e ha iniziato arrancando anche le qualificazioni per i prossimi Europei ma Roberto Mancini sta mettendo in atto un piano di ringiovanimento che, al momento, non è stato portato avanti con molta convinzione con tanti calciatori provati a Coverciano in occasione di gare ufficiali o semplici stage.

I risultati deludenti dell'Under 21 hanno fatto piombare di nuovo il ‘catastrofismo' nei giudizi che riguardano il movimento calcistico italiano e le sue giovanili, ma negli ultimi due mesi sia l'Under 20 che l'Under 19 hanno portato alla ribalta del grande pubblico tanti ragazzi interessanti che avrebbero bisogno solo di fare esperienza e di avere più spazio per crescere e diventare punti fermi del futuro.

I ragazzi allenati da Carmine Nunziata nel Mondiale che si è disputato in Argentina si sono arresi solo in finale all'Uruguay dopo un bel cammino che ha fatto conoscere, per chi non ne fosse ancora convinto, le qualità di calciatori del calibro di Casadei, Pafundi, Baldanzi, Ambrosino, Desplances e tanti altri.

Lo stesso si può dire anche per l'Under 19 di Alberto Bollini, che ha conquistato l'Europeo di categoria battendo una squadra di livello importante come il Portogallo e ha portato in prima serata la tecnica di Vignato e Hasa, le giocate di Esposito e Faticanti, la classe di Ndour e Pisilli.

Nomi che per qualcuno erano completamente sconosciuti mentre per chi segue il calcio giovanili sono solo la conferma di quanto aveva già visto.

In vista della Coppa del Mondo 2026, che ci auguriamo di non guardare nuovamente dal divano, ci sono diversi calciatori che possono essere utili alla causa della Nazionale maggiore e che nel prossimo futuro hanno bisogno di giocare con continuità ad alti livelli per poter acquisire quell'esperienza necessaria e affrontare partite importanti.

Proviamo a mettere insieme qualche nome per i Mondiali che si giocheranno in Canada, Messico e Stati Uniti? Oltre a Donnarumma, Vicario e Carnesecchi, già saldamente nel gruppo di CT Mancini, Sebastiano Desplances ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersi inserire nel giro ma, al momento, non ha giocato un minuto in Serie A. Nome da tenere in considerazione anche quello di Elia Caprile.

Per quanto riguarda la difesa oltre a Dimarco, Bastoni e Scalvini, certezze assolute e con ampi margini di crescita a livello di leadership, ci sono Parisi, Okoli, Udogie e Pirola; tutti calciatori che si stanno affermando nel nostro campionato e devono assolutamente essere presi in considerazione. A questi bisogna aggiungere Missori, A. Dellavalle, L. Dellavalle, Kayode, Regonesi, Fontanarosa, Giovane, Guarino, Turicchia e Zanotti: ragazzi che hanno dimostrato di potersela giocare a livello internazionale ma che ora devono fare quello step in avanti e avere continuità ad un certo livello.

In mezzo al campo insieme ai Pellegrini, Pessina, Frattesi, Rovella, Bove, Ricci, Miretti, Fagioli, Barella e Tonali non si possono non menzionare Baldanzi Casadei, Faticanti, Lipani, Pisilli e Ndour. Qualità e quantità.

Davanti ai già noti Chiesa, Raspadori, Scamacca, Gnonto, Cambiaghi e Colombo potrebbero entrare a pieno titolo nel giro ragazzi come Ambrosino, Esposito, Montevago, Hasa e Vignato. Pafundi è stato già convocato dal Mancio ma non è mai stato impiegato anche per lo scarso minutaggio avuto con l'Udinese. Da non tralasciare nomi come Lucca, Mulattieri, Moro, Yeboah e Cancellieri.

Se l'Italia Under 17 partecipa alle Final 8 dell'Europeo, l'Under 19 vince la rassegna continentale dopo vent'anni e l'Under 20 arriva a giocarsi alla pari la finale di un Mondiale possiamo parlare di un "movimento morto"? O forse è il suo vertice che sta lavorando male per valorizzare questi ragazzi?

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