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Come giocherà la Roma con De Rossi allenatore, il precedente SPAL: modulo e cosa è andato storto

Sta nascendo la nuova Roma di Daniele De Rossi che prenderà il posto di José Mourinho esonerato quest’oggi. L’ex capitan futuro ha vissuto una sola esperienza da allenatore nella sua carriera: quella con la Spal in Serie B culminata con l’esonero.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Daniele De Rossi nuovo allenatore della Roma salvo clamorose sorprese dell'ultima ora. Sarà l'ex "capitan futuro" a sostituire l'esonerato José Mourinho sulla panchina giallorossa. Un romano alla Roma, un po' come Claudio Ranieri, Bruno Conti o Carlo Mazzone e Fulvio Bernardini – solo per citarne alcuni – negli anni passati. Un'esperienza, quella dell'ex numero 16 dei capitolini, piuttosto curiosa da scoprire dato che l'unica esperienza ufficiale da allenatore di De Rossi dopo la carriera da calciatore è stata quella alla Spal in Serie B nella passata stagione. In quell'occasione arrivò per lui un esoneroche nonostante gli sforzi della società non riuscì ad evitare la retrocessione in Serie C del club di Ferrara.

De Rossi, figlio di Alberto, che ha allenato per una vita la Primavera e che adesso è responsabile degli allenatori nel settore giovanile della Roma, prenderà spunto in campo sicuramente dai tanti tecnici avuti in carriera da calciatore. Da Spalletti a Mancini passando per Luis Enrique, con cui non ha mai nascosto di avere un legame particolare. In campo dunque l‘assetto tattico della Roma di De Rossi non dovrebbe molto diverso da quello dei suoi precedenti allenatori. Alla Spal ha già dato un'indicazione molto importante in merito: la difesa a tre.

De Rossi fu anche collaboratore di Roberto Mancini nell'Italia.
De Rossi fu anche collaboratore di Roberto Mancini nell'Italia.

Il modulo di gioco di De Rossi alla Roma: la posizione di Dybala, Lukaku e Pellegrini

L'ex capitano giallorosso una volta arrivato allo Spal cambiò subito modulo cercando di dare subito la sua impronta alla squadra: 3-5-2, 3-4-1-2 o 3-4-2-1. Questo fu il suo schema di gioca adoperato a Ferrara. Un0indicazione importante poiché Mourinho ha quasi sempre giocato con la difesa a tre, quindi la squadra non cambierà molto il suo assetto in campo. Non sarà stravolta totalmente per intenderci. Dal punto di vista tattico dunque non ci sarà una rivoluzione ma probabilmente un cambio di uomini nell'undici titolare. Ma ciò che è certo è che De Rossi chiederà sicuramente uno sforzo agli esterni, chiamati anche a fare un sacrificio in fase difensiva.

Le fasce saranno utilizzate molto dall'ex centrocampista della Roma che punterà molto sulle palle al centro e sul gioco orchestrato dagli esterni per poter dare maggiori spazi e corridoi agli attaccanti, soprattutto a Lukaku. Occhi puntati dunque sui vari Karsdorp e Zalewski ma non è da escludere qualche intuizione di De Rossi per rendere ancora più sicuro il suo modulo di gioco. De Rossi potrebbe anche dare nuovi compiti all'attacco, in tal senso da capire il posizionamento di Paulo Dybala (trequartista o partner di Lukaku) e di Pellegrini che potrebbe essere nuovamente rigenerato da DDR come partner di Dybala sulla trequarti o in solitaria alle spalle dell'argentino e del belga.

De Rossi fu esonerato nella sua esperienza alla Spal.
De Rossi fu esonerato nella sua esperienza alla Spal.

Cosa andò storto nell'esperienza di De Rossi alla Spal

Così come Mourinho, anche De Rossi potrebbe dare grande spazio ai giovani, ne è un esempio l'evoluzione di Prati che oggi al Cagliari di Ranieri sta mostrando le sue enormi potenzialità e che fu lanciato alla Spal proprio con De Rossi allenatore. Un'esperienza, quella di Ferrara, che De Rossi ha concluso non benissimo totalizzando 17 partite in totale (16 in campionato e una in Coppa Italia) chiudendo con l'esonero del 14 febbraio dopo tre sconfitte consecutive e con la squadra al terzultimo posto a 24 punti.

Un'avventura, quella alla Spal, di certo non soddisfacente dato che dopo l'arrivo voluto da lui di Nainggolan, dal mercato arrivarono giocatori da lui non richiesti o acquisti non condivisi con lui. Fu proprio De Rossi a parlarne in conferenza stampa spiegando il suo disagio: “La prima esperienza col mercato è stata abbastanza surreale – spiegò De Rossi – In un rapporto di collaborazione bisognerebbe ascoltare le indicazioni dell’allenatore sulle caratteristiche. Purtroppo da due mesi a questa parte questo non è mai, mai, mai, mai successo". L'esonero è sembrato quasi obbligato in una situazione di certo non facile per De Rossi.

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