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Come giocherà il Napoli con Calzona allenatore: il modulo preferito e la formazione titolare

Il nuovo Napoli di Calzona sta prendendo forma e somiglierà alla sua Slovacchia: alla base ci sarà il ritorno al 4-3-3, modulo ereditato da Sarri e che ha perfezionato nell’ultimo anno.
A cura di Ada Cotugno
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Dopo una vita trascorsa da vice con Sarri e Spalletti, adesso Francesco Calzona avrà la sua occasione da protagonista nel Napoli. È lui il prescelto da De Laurentiis per guidare la squadra fino alla fine della stagione al posto di Walter Mazzarri: la sua missione sarà quella di provare a salvare il salvabile dopo un anno disastroso su una panchina che ha già assistito a due esoneri nel giro di pochi mesi. Nell'ultimo anno l'allenatore toscano ha avuto modo di perfezionare la sua filosofia alla guida della Slovacchia che ha condotto verso Euro 2024.

Sette vittorie in dieci partite giocate sono il bottino che è riuscito a portare a casa e che gli hanno permesso di staccare il pass per volare in Germania in estate. Ma prima degli Europei si metterà alla prova con gli azzurri, una squadra che conosce già benissimo. Calzona è stato il vice di Sarri nel suo triennio partenopeo, ha visto nascere il sarrismo ed era su quella panchina nella stagione dei 91 punti. E proprio dal suo amico e mentore ha assorbito i concetti più importanti che ha poi sviluppato da solo negli ultimi anni.

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l modulo del Napoli di Calzona: in campo con il 4-3-3

Proprio come l'ex tecnico del Napoli, anche Calzona è un amante del 4-3-3: è il modulo che fin qui ha utilizzato in quasi tutte le partite della Slovacchia, quello che gli ha dato più garanzie e possibilità di mettere in atto il suo credo. Per questo gli azzurri abbandoneranno le sperimentazioni di difesa a tre volute da Mazzarri per tornare alla collocazione tattica vista già con Spalletti nell'anno del titolo, un ritorno alle vecchie certezze voluto anche dal presidente.

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Nelle intenzioni di Calzona c'è l'idea di proporre un calcio verticale, fatto di tanto fraseggio e reparti stretti, sulla falsariga di quanto applicato già come vice allenatore di Sarri: con la Slovacchia ha saputo creare un percorso ricco di soddisfazione, lavorando bene con i giovani e sfruttando bene tutto il materiale che aveva a disposizione.

Quale sarà la formazione titolare di Calzona

Il dogma sarà quindi quello di Sarri, reso più attuale e adattato alla rosa che si troverà a disposizione. In cambio ci saranno pochi cambiamenti, visto che anche lui si affiderà ai soliti protagonisti di questa stagione: Di Lorenzo e Mazzocchi (o Mario Rui) sulle corsie esterne, Lobotka (giocatore che conosce molto bene) e Anguissa come colonne portati del centrocampo e ovviamente in avanti lascerà spazio al talento di Kvaratskhelia e alle imbucate pericolose di Osimhen.

Il dubbio anche questa volta resta l'utilizzo di Lindstrom sulla destra, ignorato sia da Rudi Garcia che da Mazzarri che gli hanno sempre preferito Politano. È certo però che non sarà un Napoli votato alla difesa, ma che cercherà di avvicinarsi il più possibile a un calcio bello e ragionato. Sono i principi cardine di Calzona che più volte ha ribadito in diverse interviste come quella rilasciata a Tuttosport alla fine dello scorso anno:"Non mi sento a mio agio se devo comunicare un calcio difensivo. L'equilibrio è importante, ma giocare a calcio ancora di più. Cerco di proporre un calcio di qualità, ma con grande applicazione. Se superi la prima linea di pressione avversaria poi devi verticalizzare per arrivare il prima possibile in zone di campo dove creare pericoli all'avversario".

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Tutti gli indizi portano verso un cambio di marcia radicale rispetto allo spettacolo visto in questa prima parte di stagione. Sarà per lui la prima volta da allenatore sulla panchina di un club importante, un banco di prova difficile vista la situazione in cui versa il Napoli e anche per la peculiarità del suo contratto che lo vedrà impegnato in un doppio incarico delicatissimo da qui fino alla fine della stagione.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia

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