Come giocherà il Milan in attacco senza Ibrahimovic e Rebic
Nella lista dei convocati del Milan in vista della gara contro il Sassuolo al ‘Mapei Stadium' di domani, compaiono i nomi di Maldini, Colombo e Roback. Dopo il problema al polpaccio accusato ieri da Zlatan Ibrahimovic dopo l'allenamento mattutino dei rossoneri, il suo primo dopo il guaio muscolare di Napoli, un altro attaccante sarà assente in Emilia: "Rebic ha avuto un problema al piede – ha detto Stefano Pioli in conferenza stampa – Ma abbiamo alternative". I rossoneri dovranno fare a meno della punta titolare e del suo naturale sostituto che Pioli stava utilizzando in queste partite nel ruolo di centravanti, proprio al posto dello svedese.
A questo punto le scelte in attacco sono obbligate. Il 4-2-3-1 dovrebbe restare invariato ma negli uomini ci saranno molti cambiamenti in fase offensiva. Pioli dovrebbe affidarsi nuovamente a Leao in un'insolita posizione da punta centrale con Hauge dal primo minuto. Non dovrebbe cambiare molto dal punto di vista tattico, ma sicuramente qualcosa dal punto di vista delle caratteristiche tecniche dei giocatori in campo andrà ad influire sul gioco espresso dalla squadra.
L'attacco del Milan senza Ibrahimovic e Rebic
Pioli, nel suo 4-2-3-1, senza dimenticare che già dovrà fare i conti con le tante assenze in difesa di Kjaer e Gabbia, dovrà cambiare praticamente tutto l'attacco. Fuori Ibrahimovic e Rebic e dentro dal primo minuto sia Leao che Hauge con Calhanoglu trequartista e Saelemaekers sulla destra. Il metodo di gioco, che fa del turco il perno principale dell'azione d'attacco dei rossoneri per far filtro tra centrocampo e zona offensiva, non dovrebbe cambiare.
Con Leao sicuramente la difesa del Sassuolo potrebbe avere meno punti di riferimento date le caratteristiche del portoghese sempre molto mobile e rapido nei movimenti. Non è escluso che possa essere un Milan interscambiabile con i tanti interpreti in fase offensiva pronti ad incrociarsi proprio per occupare quella zona di campo al centro dell'attacco e non concedere alcun vantaggio alla squadra di De Zerbi.