78 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Come gioca la Croazia e cosa aspettarsi dalla partita contro l’Italia agli Europei 2024

La Croazia ha giocare tre e non due partite, nei secondi 45 minuti contro l’Albania Dalic ha rivoluzionato la squadra e posto le basi per la sfida all’Italia.
A cura di Jvan Sica
78 CONDIVISIONI
Immagine

Adesso arriva il bello o il brutto per la Nazionale di Luciano Spalletti. La prima partita con l’Albania è stata una buona partita, fin troppo incensata da chi parla d’Italia. La seconda è stata un’angoscia per 75 minuti, dopo la quale la Nazionale è stata declassata a maglia nera del torneo. Come sempre accade, la verità è nel mezzo perché media è la nostra Nazionale, non al livello delle prime cinque-sei, ma nemmeno incapace di poter far male alle altre. Questa sera gli Azzurri affrontano la Croazia nella partita decisiva per la qualificazione agli ottavi.

Che squadra è la Croazia, prossima avversaria dell'Italia agli Europei

La Croazia è esattamente nel nostro gruppo, ma con problemi molto diversi dai nostri. Mentre noi siamo giovani, senza esperienza internazionale, poco scaltri in alcuni momenti della partita e abbiamo difficoltà anche a leggere questi momenti, la Croazia eccelle in tutto questo ma a differenza dell’Italia non ha più le energie del passato, alcuni uomini sono quasi ex calciatori, giocano, se schierati in un certo modo, un calcio al limite del compassato e non reggono 90 minuti ad alta intensità.

Giocheranno quindi due squadre all’opposto che anche nella disposizione tattica potrebbero essere diverse. Il problema per noi è capire che Croazia affronteremo, perché la squadra di Dalic ha giocato tre e non due partite.

Immagine

Come ha giocato la Croazia agli Europei con la Spagna

Nella prima contro la Spagna, la Croazia ha letteralmente preso quello che aveva fatto negli ultimi due anni e lo ha riportato in campo. Il modulo scelto è stato il 4-3-3, con Gvardiol a sinistra, mentre con Guardiola al Manchester City gioca in una difesa a tre, una coppia di centrali subito in difficoltà formata da Pongracic e Sutalo, poco schermata da Brozovic, così come una chiara assenza di stamina abbia ormai Modric, al limite dei 39 anni di età. L’attacco era appunto quello che spesso Dalic ha usato negli ultimi anni: un centravanti-boa, una seconda punta pura, Kramaric, che parte da esterno ma entra dentro il campo per giocare sulle sponde del centravanti, e un’ala destra a piede invertito, Majer.

La Croazia in alcune fasi della partita ha anche giocato bene, ha battuto la Spagna nella percentuale di possesso palla dopo sedici anni, ma era evidente che la Spagna avrebbe potuto fare male ogni volta che avesse deciso di accelerare e andare letteralmente in porta.

I cambiamenti contro l'Albania, Dalic prova soluzioni diverse per la Croazia

Dopo questa lezione, subita anche da noi qualche giorno dopo, la Croazia cambia pelle e nel primo tempo contro l’Albania si schiera con una difesa a tre in cui come braccetto di destra gioca Juranovic e Gvardiol dall’altra parte torna nel suo ruolo naturale, entra Perisic a tutta fascia a sinistra e in attacco si sceglie Petkovic al posto di Budimir, per avere maggiore dinamicità e dare minori punti di riferimento. I primi 45 minuti vanno anche peggio dei 90 con la Spagna, sembra tutto bloccato nella manovra croata e l’Albania va negli spogliatoi in vantaggio di un gol (potevano anche essere di più).

Quando la Croazia torna in campo per il secondo tempo ci sono delle modifiche sostanziali. La prima, la più decisiva è l’aver tolto dai piedi di Modric ogni pallone della manovra croata. Dalic toglie Brozovic e Majer, sposta Modric al posto di Brozo, da mediano basso, fa accentrare Kovacic inserendolo nel cuore del gioco e da quel momento è attraverso i suoi piedi che devono passare tutti i palloni. Fa giocare Sucic e Pasalic insieme a Petkovic e Kramaric, inserendo quindi il maggiore tasso di creatività a disposizione. Modric fa un lavoro oscuro e da parte di un campionissimo è anche un gesto di esempio per la squadra, Kovacic si dimostra in grande forma e spacca la partita, la Croazia va sopra 2-1, ma poi viene ripresa all’ultimo respiro perché resta una squadra con poco fiato.

Immagine

Le possibili scelte della Croazia contro l'Italia

Detto della triplice Croazia, come giocherà contro di noi? Dalic non può non prendere il meglio dell’ultimo tempo contro l’Albania, ovvero la difesa a tre, Kovacic centrale e Sucic che fa il guastatore creativo. Giocare però con tutti gli uomini offensivi con cui ha giocato nel secondo tempo contro l’Albania non è possibile, per cui si potrebbe immaginare un attacco a due con lo stesso Sucic con compiti da centrocampista puro.
Loro hanno dichiarato che sanno come farci male e questo è sicuro, ma noi come possiamo affrontarli? Prima di tutto atteggiamento, coraggio e voglia di fare anche cose difficili, non sono dei contrattaccanti fulminei come gli spagnoli, possiamo osare di più senza la paura folle di correre indietro il più in fretta possibile. E poi serve maggiore qualità, ecco perché è probabile l’utilizzo di Fagioli per Frattesi, come serve anche un centravanti che sappia creare spazi con il corpo, vedi Retegui.

Non è una Croazia impossibile e non è nemmeno la Croazia di un anno fa. È una squadra che punta su uomini in difficoltà fisica (anche se magari hanno in canna un’ultima grande partita internazionale) e fa iniziare da questo Europeo il ricambio generazionale. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questi problemi e non avere paura.

78 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views