Come fa la Fiorentina a prendere Jovic gratis dal Real Madrid: solo un uomo poteva riuscirci
Vincenzo Italiano per la sua nuova Fiorentina potrà contare anche su un giocatore di talento e qualità che darà certamente valore aggiunto alla squadra in vista della nuova stagione da giocarsi anche in chiave europea. Infatti, la società viola ha chiuso l'accordo con il Real Madrid e Luka Jovic, definendo il trasferimento dell'attaccante serbo nei minimi dettagli garantendosi non solo la possibilità delle prestazioni del giocatore ma tutelando al meglio le proprie finanze. Perché Jovic, alla fine, arriva gratis.
Incredibile ma vero, perché la trattativa imbastita con il Real Madrid che ha deciso di privarsi da tempo di Jovic è stata diretta in modo tale che la parte economica ricadrà ancora sulle Merengues mentre alla Viola resterà l'onere di rilanciare il giocatore, finito nel dimenticatoio sulla panchina madridista. Una formula particolare e articolata che non è nata da subito ma è stata cesellata passo dopo passo per far sì che tutte le parti fossero alla fine soddisfatte dell'operazione: il giocatore che troverà una maglia da titolare in un club ambizioso, la Fiorentina che aumenta il tasso tecnico e il Real Madrid che non ha un separato in casa.
Ma qual è la formula tanto sorprendente? Presto detto: non c'è stata intesa su riscatti e contro riscatti tra i due club che si sono slegati dal nodo del diritto o dell'obbligo, visto che a decidere il proprio destino sarà proprio Luka Jovic. A Firenze, Jovic è arrivato a titolo gratuito con la buonuscita firmata dal Real Madrid ed è andato a sottoscrivere un accordo di due anni con uno stipendio da 2.5 milioni. Alla fine di questo periodo sarà lo stesso Jovic a decidere cosa fare: se continuerà c'è già l'accordo per un nuovo biennio a cifre raddoppiate (5 milioni), se nel frattempo la Fiorentina volesse cederlo a terzi, girerà il 50% dell'incasso al Real.
In un mercato sempre più votato a clausole liberatorie, riscatti e contro-riscatti da sottoscrivere e poi puntualmente rivedere, la "formula Jovic" è assolutamente inedita tanto più che non è arrivata con la costrizione di qualcuno per accondiscendere le altri parti in causa. Il tutto è stato reso possibile per l'intermediazione di un uomo in particolare, Fali Ramadani che non a caso è conosciuto nell'ambiente come il "Mino Raiola dell'Est", tributo oggi più che mai appesantito dalla scomparsa del procuratore di origini italiane.
Di origini macedoni, Ramadani – come Raiola – non inizia da subito come agente calcistico – ma si dedica alla ristorazione e alla filiera alberghiera. Piano piano, conosce gente e viene sempre più coinvolto in ciò che sarà il suo principale lavoro, il procuratore. Proprio con la Fiorentina, Ramadani ha una storia lunghissima e radicata che gli ha permesso oggi – visto che è agente proprio di Jovic – di articolare la trattativa come meglio ha creduto. A Firenze, infatti, porta un talento sconosciuto, Stefan Jovetic che inizia una folgorante carriera. Da lì in poi la ‘scuderia' Ramadani si ingrandisce con nomi di primo piano, tra cui Pjanic, Koulibaly, Handanovic, Rebic, Sanè, Chiesa.
Grazie al rapporto con la Fiorentina, che dura oramai nel tempo, Ramadani in viola porta altri giocatori importanti, come Ljajic, lo stesso Rebic, porta Milenkovic e Nastasic. Una serie di giocatori che fanno la fortuna gigliata in campo e nelle casse societarie, con l'egida di Ramadani che resta fedele al club, facendo coincidere le esigenze personali dei suoi assistiti con quelle della società gigliata. Un esempio è stata la cura mostrata durante la delicatissima cessione di Chiesa, come veste di intermediario tra i due club che, poi, gli è valso anche la procura del giocatore.
Il legame solido e costantemente rinnovato porta lo stesso nome di Vincenzo Italiano, il tecnico che ha da poco prolungato il proprio rapporto con la Fiorentina, di cui Ramadani non a caso è agente. Una garanzia per la Viola, che si è affidata a lui per avere anche Jovic e forse, un domani per trattenere il tanto ambito (soprattutto dall'Inter) Milenkovic o – se sarà opportuno – gestirne la cessione così da soddisfare giocatore e club.