Come cambiano le strategie della Juventus tra bilancio e calciomercato: John Elkann drastico
La Juventus cambia pelle e cambia rotta. Il pallone passa in secondo piano, il focus adesso è tutto sui bilanci e sulle indicazioni della Consob. Quello che si prospetta, da gennaio in poi, è un percorso necessario per il club bianconero, che sul campo si affida ancora a Cherubini e Allegri, mentre per le nomine del nuovo consiglio di amministrazione dovrà ancora attendere le indicazioni da Exor. C'è un direttore generale, Scanavino, che è uomo di fiducia di John Elkann. C'è un presidente designato, Ferrero, chiamato ad «affrontare e risolvere i temi legali e societari», come dichiarato dallo stesso Elkann, il quale ha specificato come il nuovo CdA sarà composto da «figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico».
Perché il polverone che ha portato alle dimissioni in blocco del consiglio, da Agnelli in giù, sta spingendo la proprietà a correre ai ripari. C'è soprattutto la necessità di continuare a «collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura». Perché l'obiettivo primario, adesso, è venir fuori dal terremoto causato dall'indagine Prisma.
Primi appuntamenti tra bilancio e CdA
La data da segnare su calendario è quella del 18 gennaio 2023. In questo giorno è in programma l'assemblea dei soci e lì verrà nominato il nuovo consiglio di amministrazione della Juventus, per il quale al momento si conosce solo il nome del presidente indicato da Exor, ovvero quello di Gianluca Ferrero. Un commercialista, chiamato a seguire in prima persona gli aspetti contabili di questa vicenda, nonché un uomo di fiducia della galassia Agnelli. A lui spetterà il compito di rimettere i conti in ordine, specialmente dopo le contestazioni della Consob. L'approvazione del bilancio al 30 giugno 2022 – riveduto e corretto – è stata fatta ieri dal vecchio CdA, che prosegue l'attività in regime di prorogatio (fatta eccezione per Daniela Marilungo, amministratore indipendente dimessosi con una dichiarazione separata nella quale lamenta «di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente “agire informata” a fronte di temi di sicura complessità»).
Il progetto di bilancio del 2022 esaminato ed approvato ieri verrà sottoposto «all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022» quindi sempre con la vecchia formazione amministrativa ormai dimissionaria. Nel nuovo documento, sono state tenute in considerazione «le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A». Gli effetti delle rettifiche, stando a quanto comunicato dalla Juventus, «sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena conclusi e futuri».
La Juventus investirà sul mercato di gennaio?
Sul campo, la Juventus del 2023 sarà grosso modo quella della prima metà di stagione. Perché in queste condizioni, è difficile attendersi investimenti in sede di mercato per rinforzare la rosa di Allegri. Anche il direttore sportivo Cherubini avrebbe valutato le dimissioni, ma rimarrà lui a gestire l'area tecnica del club bianconero. Le modifiche all'organico, a questo punto, saranno minime, se non proprio nulle. Qualche nuovo arrivo potrebbe arrivare solo a seguito di cessioni, come rimpiazzo anche per alleggerire il monte ingaggi. Oltretutto, se ci sarà un nuovo aumento di capitale (cosa che gli analisti di Equita non escludono), non sembra che possa esserci l'intenzione di destinarne parte all'area sportiva del club. Non in questa fase storica in cui la Juventus deve fare i conti con le accuse di falso in bilancio e in cui le priorità, chiaramente, sono tutte al di fuori del terreno di gioco.