Come cambia la Juventus con Pogba e Kulusevski in campo
Il futuro è oggi. E la Juventus lo sa e programma. Prima il colpo Kulusevski, strappato in extremis all’Inter e pronto a fare il suo esordio il prossimo anno, poi, chissà, un clamoroso ritorno. Quello di Paul Pogba dal Manchester United. Col francese sempre più ai ferri corti con i Red Devils e intenzionato ad abbandonare, senza infamia e senza lode, l’Old Trafford. La Juve ci pensa e valuta, e medita un’offerta, già per questo mese di gennaio, che potrebbe far vacillare il management inglese: il cartellino di Rabiot, sin qui meteora nel pianeta bianconera, più conguaglio da 75 milioni di euro. Insomma, un cifra importante, importantissima. Intanto, con un Sarri intento ad occuparsi delle cose di campo, ecco come potrebbe giocare la Vecchia Signora con Kulusevski e Pogba sul rettangolo verde.
Sarri e il 4-3-3: ecco come giocherebbero Kulusevski e Pogba
Ortodosso lo è sempre stato. Anche se le ultime due avventure, quelle in serie con Napoli e Chelsea, lo hanno un po’ cambiato. Sarri è un po’ meno intransigente, meno dogmatico, più flessibile: cambiare ora si può. Anche se, non è certo un mistero, i suoi due moduli preferiti, visti pure in questa prima fase a Torino, sono il 4-3-3 ed il 4-3-1-2. E così, con queste due bussole, con questi due sistemi di gioco bene in mente, ecco dove potrebbero sistemarsi lo svedese e il francese in maglia bianconera.
Con il tridente dei sogni e quindi con davanti Dybala, CR7 e Higuain, Kulusevski e Pogba potrebbero andare a completare la mediana con Pjanic mettendo a disposizione del proprio allenatore un combinato disposto di tecnica e fisicità niente male. Con l’esigenza però, da parte di tutti, di fare qualche piccolo sacrificio in più in fase di non possesso per aiutare la squadra a trovare il giusto equilibrio quando il pallone lo controllano gli avversari. Una fase di non possesso che potrebbe essere agevolata, specie nelle partite di cartello, dove c’è anche da difendere, dall’esclusione, dalla rinuncia a Dybala (che potrebbe entrare a partita in corso), l’aggiunta di Bentancur sulla mediana e l’avanzamento del tuttocampista svedese a destra, nei tre d’attacco. Per una posizione, quella dell’attuale #44 emiliano, che Kulusevski ha ricoperto più volte in questo avvio di stagione rivelandosi spesso valore aggiunto dei suoi con Gervinho dall’altra parte.
Sarri e il 4-3-1-2: Kulu e Pogba tuttocampisti
In caso di 4-3-1-2, col trequartista a legare i reparti e a fare da trait d’union fra centrocampo e attacco, Kulusevski e Pogba potrebbero ricoprire più ruoli: quello di mezzala, di fianco al solito Pjanic, ma anche di trequartista, alle spalle del tandem Higuain/Dybala–CR7 con sia lo svedese che il francese pienamente in grado di ricoprire gli oneri del ‘dieci’. Grazie a fisicità, gamba, corsa, tenacia, tiro, dribbling ed una tecnica individuale di alta, altissima scuola.
Infine, con un Sarri che rispolvera il 4-2-3-1 visto in qualche occasione, e in caso di insperate rimonte, all’ombra del Vesuvio, ecco Pogba e Pjanic sulla mediana con Kulusevski a completare il terzetto dietro alla punta Higuain con Ronaldo a sinistra e Dybala a destra oppure con la Joya dietro il Pipita e lo svedese a destra.
In questo caso però, squadra molto sbilanciata e strada in salita per convincere il lusitano a giocare quasi tutta fascia. Dubbi, perplessità e difficoltà, se così le possiamo definire, che ogni allenatore, pure Sarri, vorrebbe avere: abbondanza e imbarazzo per la scelta in casa Juventus pure con Kulu e Pogba.
Infine, da valutare, sia in caso di 4-3-3 che di 4-3-1-2 la possibilità per il transalpino, in assenza di Pjanic o insieme allo stesso bosniaco, di agire da playmaker, da punto di riferimento del gioco dei suoi.