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Colpo di scena Pogba, è positivo a un’altra sostanza non al testosterone: cosa può cambiare

Paul Pogba non è positivo al testosterone ma a un’altra sostanza: il Dhea. Questo l’esito delle controanalisi al centrocampista della Juventus. Questo può essere un punto a favore per la difesa del giocatore che potrebbero tentare di ottenere uno sconto della squalifica proprio a fronte di questo dettaglio.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La speranza è l'ultima a morire e Paul Pogba sa benissimo che dovrà fare di tutto se non vorrà vedere praticamente conclusa in anticipo la sua carriera dopo la positività al testosterone riscontrata il 20 agosto scorso dopo Udinese-Juventus. Un colpo durissimo per il centrocampista francese ora escluso da ogni attività di squadra con uno stipendio drasticamente ridotto rispetto agli 8 milioni di euro netti previsti in origine nel suo contratto. Il giocatore ha usufruito del diritto di sottoporsi alle controanalisi che hanno confermato l'esito, ma non del tutto.

La positività a una sostanza considerata dopante è stata nuovamente riscontrata. Ma il colpo di scena arriva dalla stessa sostanza isolata: non è il testosterone, ma Dhea ovvero il deidroepiandrosterone, il cosiddetto "ormone della giovinezza". Si tratta di un androgeno più potente e moderno del testosterone che l’Agenzia Mondiale Antidoping ha proibito da una decina di anni. Un dettaglio non di poco conto perché potrebbe consentire alla difesa del francese di avere maggiori elementi per chiedere un forte sconto sulla possibile squalifica da scontare.

Pogba è stato trovato positivo a una sostanza vietata dopo l'analisi delle urine che risalgono al 20 agosto scorso.
Pogba è stato trovato positivo a una sostanza vietata dopo l'analisi delle urine che risalgono al 20 agosto scorso.

Testosterone e Dhea producono gli stessi metaboliti ma le controanalisi hanno permesso di distinguere questa differenza. In pratica dunque cambia poco e per questo motivo il referto riporta il testosterone e non il Dhea. Ma secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera però, la differenza sta nel fatto che il testosterone è un prodotto di retroguardia, ormai quasi del tutto assente negli integratori contaminati mentre il Dhea è invece un contaminatore classico di decine di prodotti.

Si usa prevalentemente contro l’invecchiamento e per il miglioramento della forza muscolare, con indicazione o meno in etichetta. La difesa di Pogba potrebbe dunque far passare la tesi dell’integratore contaminato davanti alla Procura Antidoping con un supporto molto più forte. Sarà però fondamentale rendere nota con precisione la tempistica di assunzione di questa sostanza che può essere datata. Il giocatore dovrà inoltre dichiarare chiaramente quando e quali furono le quantità assunto per sperare di ricevere un maxi sconto della squalifica.

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