video suggerito
video suggerito

Collina svela le due squadre italiane per cui faceva il tifo: “Ma con me arbitro hanno perso”

Pierluigi Collina, che per oltre un decennio è stato il miglior arbitro al mondo, in una lunga intervista ha fatto i nomi delle squadre per le quali ha fatto il tifo quando era ragazzo, e che poi quando ha ritrovato da arbitro in Serie A non hanno avuto molta fortuna.
A cura di Alessio Morra
569 CONDIVISIONI
Immagine

Pierluigi Collina è uno degli arbitri più noti al mondo, ma soprattutto è un arbitro che ha fatto la storia del calcio. Apprezzato e stimato non solo in Italia. Ha avuto e ha tutt'ora un ruolo importante a livello internazionali. Collina di esperienza ne ha da vendere e ha fatto una lunga chiacchierata con Gianluca Gazzoli nel podcast ‘BSMT'. L'ex fischietto ha parlato anche delle passioni calcistiche che ha avuto anche da ragazzino. Passioni spazzate via dalla professione, che ha preso il sopravvento.

Collina ha parlato del tifo e in modo magistrale ha spiegato quello che vale per lui e per ogni arbitro, ma anche per ogni calciatore. Da bambini o ragazzini si ha una grande passione, poi vince il professionista: "Io ho sempre creduto, nella trasparenza, nella passionalità. Talvolta mi chiedono: hai mai fatto il tifo per una squadra. Io quando avevo 10 anni o anche 11, 12, 13, 14 e 15 anni ho tifato per alcune squadre. Era normale. Sarebbe stato sorprendente e falso il contrario. E allora come hai fatto ad appassionarti a questo sport? Se sei coinvolto diventi tifoso di te stesso. È normale".

Ciò vale anche per i calciatori, Collina fa due esempi: "Penso a Zenga che è lo stereotipo di tutto quello che è l'Inter, ma ha giocato anche con la Sampdoria e quando ha giocato contro l'Inter ha fatto il suo. Situazione simile per Raul Gonzalez Blanco, bandiera e icona del Real Madrid, che nasce tifoso dell'Atletico Madrid. Lui è un professionista, l'arbitro è un professionista".

Immagine

Collina tifoso della Lazio, come è nata la passione

Nell'intervista a Gazzoli, Collina ha raccontato di come nacque il suo tifo per la Lazio, che negli anni '70 divenne per la prima volta campione d'Italia: "Giocavo da libero quando avevo 14 anni e a quel tempo c'era un libero particolare, giocava diversamente dagli altri e soprattutto per un ragazzino dell'epoca indossava dei Ray-Ban gialli ed erano una roba meravigliosa. Il suo nome era Pino Wilson, capitano della Lazio, e andando a mare a Forte dei Marmi faceva figo dire che tifavo Lazio".

Lazio che quando ha arbitrato molti anni dopo in Serie A casualmente con Collina non vinse a lungo, l'ex fischietto ha raccontato un aneddoto: "La Lazio nelle prime nove partite che ho arbitrato in Serie A non ha mai vinto. Tant'è che un dirigente mi disse: ‘si sa nell'ambiente che sei un simpatizzante, ma possibile che in nove partite nemmeno una vittoria".

Collina e il tifo per il Bologna: il ricordo dello spareggio

Pierluigi Collina ha arbitrato a lungo, è stato affiliato alla sezione di Viareggio dal 1991, ma è nato a Bologna e da ragazzino è stato tifoso dei rossoblu, che retrocessero in Serie B nel 2005 proprio con Collina allenatore: "Io sono nato a Bologna e la simpatia l'avevo per il Bologna. Io a Bologna ho vissuto fino al 1991, la mia vita è stata lì. Per una regola che c'era all'epoca non si poteva arbitrare la squadra della città dove risiedevi, ho arbitrato varie volte il Bologna. Una di queste partite è stato lo spareggio per non retrocedere in Serie B, io arbitrai lo spareggio di ritorno con il Parma, che vinse 2-0. E il Bologna retrocesse. Per me era una squadra rossoblu che sfidava una squadra con le righe gialle e blu. Quando sei a quel livello tutto quello che fai è per te stesso".

569 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views