Colabrodo Inter in difesa, ballottaggio Handanovic-Onana: col Bayern, Inzaghi medita la rivoluzione
L'Inter prova a ricompattarsi nel giorno più difficile: c'è la Champions League a San Siro, dove i nerazzurri sfideranno il Bayern Monaco. La corazzata tedesca è al momento uno degli avversari più complicati e difficili da affrontare, tanto più che la squadra di Simone Inzaghi arriva con le ossa ammaccate da un derby che ha evidenziato lacune inespressive in difesa, il reparto che solamente qualche mese fa era il fiore all'occhiello del palinsesto tattico nerazzurro. E dove, da tempo, la tifoseria ha eletto il proprio capro espiatorio: Samir Handanovic.
Subire almeno un gol a partita è un problema vero e proprio che non si può né si deve nascondere, tanto più che è emerso già in estate e continua a manifestarsi ogni qualvolta l'Inter scende in campo con un avversario di livello: la difesa fa acqua un po' da tutte le parti, vanificando ciò che di buono riescono a costruire in fase offensiva gli altri reparti. Le critiche si sono puntualmente riaccese al 90′, dopo il 3-2 subito nel derby con errori nella propria area che lo stesso allenatore ha apertamente condannato, prendendosene gran parte delle responsabilità.
Tutto parte però da lontano, da quando in piena estate l'Inter ha balbettato sin dalle prime amichevoli pre stagionali. Dieci gol rimediati in cinque test: due subiti contro Lione e Monaco, uno dal Lugano e Lens, ben quattro dal Villarreal nel capitombolo finale a pochi giorni dall'inizio del campionato. E il vuoto si è ripresentato puntualmente dalla prima giornata, con una rete subita dal Lecce e dalla Cremonese, ben tre nel derby e contro la Lazio. Solo contro lo Spezia al 2° turno, la porta è rimasta inviolata, ma i numeri restano desolanti.
Ciò che gli inglesi decantano come clean-sheet e che da sempre è un vanto per le difese è arrivato in una occasione su un totale di 15 incontri da metà luglio ad oggi, ma soprattutto è piovuta una grandinata di gol, ben 18, di cui 8 in campionato che sono già costati carissimo con due sconfitte in 5 giornate. Troppo per non dover pensare a mettere mano e prendersi le colpe, anche perché dando un occhio alle formazioni iniziali è evidente una scelta ben precisa da parte di Inzaghi: quella di capitan Handanovic tra i pali.
L'Inter quest'estate ha ingaggiato Onana dall'Ajax, portiere giovane e di grande esperienza internazionale, titolare con la maglia del Camerun e su cui si è puntato forte con un quinquennale da 3 milioni a stagione. In porta, però, continua a giocare Handanovic, che da tempo – secondo molti tifosi della Beneamata – ha imboccato il triste viale del tramonto. Ma è sempre lo sloveno a scendere in campo da titolare: solo in una occasione si è presentato Onana dal 1′ minuto, in amichevole contro il Lione, prima e dopo solo tanta panchina. Una scelta di Inzaghi spesso e volentieri criticata e che ora lo stesso tecnico ha meditato di rivedere: "Ho ancora dubbi di formazione per il Bayern, sarà decisivo l'ultimo allenamento. Onana? Vedremo".
Il tutto sulla scia della polemica che è corsa ancora più insidiosa via web dopo il derby: "Deve giocare in porta Onana, se no è colpa dell’allenatore, anche l’atteggiamento è colpa dell’allenatore", "Penso che oramai solo Inzaghi non abbia capito che Handanovic sia arrivato al capolinea in serie A!". E ancora: "Handanovic è bollito e non para più niente, lo sappiamo tutti. Ma con Onana l’upgrade più importante sarebbe quello in fase di costruzione", "Loro avevano un portiere…. noi lo avevamo in panchina, ma Inzaghi non se n’è accorto".
Questi alcuni dei più edulcorati post social che però sembrano aver colpito nel segno: contro il Bayern potrebbe esserci la tanto richiesta rivoluzione in difesa, partendo dalla porta. Inzaghi ha ascoltato e valutato. Il cambio tra i pali potrebbe essere la scossa (anche se non l'unica) giusta per tutto l'ambiente, tifoseria e squadra ma ciò che lascia perplessi sarebbero le tempistiche e l'occasione. Per provare Onana, Inzaghi ha avuto almeno un paio di occasioni (oltre alle amichevoli), con il Lecce, lo Spezia o la Cremonese. Tutte gare soft per dare possibilità al camerunese di mostrare eventuali qualità al momento solo sulla carta, senza scuotere gerarchie e ambiente. Dandolo in pasto ai leoni del Bayern appare un vero azzardo, con il doppio rischio di bruciarlo (in caso di sconfitta) o infastidire e declassare capitan Handanovic, tolto sul più bello (se si parlerà di trionfo). Inzaghi lo sa, starà a lui decidere se giocarsi l'all-in nella serata che può già decidere una stagione.