Coentrao fermato per commercio illegale di molluschi: l’attività dell’ex giocatore è stata sospesa
Fabio Coentrao è al centro di uno scandalo in Portogallo. L'ex giocatore del Real Madrid ha cambiato completamente vita e si è dedicato alla sua attività ittica, una passione trasmessa dal padre ma che gli ha causato numerosi guai. Qualche mese fa ha rilevato un magazzino che gli ha scatenato grossi problemi con la giustizia: il capannone situato nel porto peschereccio di Povoa de Varzim è entrato nel mirino delle autorità che vi hanno trovato all'interno una tonnellata di molluschi illegali. Il fatto è accaduto nel nord del Portogallo, vicino a Porto, ed è stato riportato dal quotidiano portoghese Jornal de Noticias che ha fatto luce sulla faccenda controversa.
Coentrao nel mirino delle autorità, vendeva prodotti ittici illegali
L'ex terzino del Real Madrid è alle prese con alcuni guai con la giustizia a causa della sua attività ittica che ha deciso di intraprendere una volta appesi gli scarpini al chiodo. La sua vita scorreva placida tra le onde del mare ma il recente affitto di un magazzino nel porto di Povoa ha fatto sollevare la bufera. Coentrao ha affittato illegalmente questo magazzino sette mesi fa e al suo interno gli ispettori della Direzione generale delle risorse naturali, della sicurezza e dei servizi marittimi (DGRM) hanno trovato più di 12 vasche di frutti di mare illegali: c'erano aragoste, gamberi e granchi vivi per un totale di oltre una tonnellata di prodotti per i quali il portoghese non aveva la licenza di vendita.
La notizia ha fatto velocemente il giro del Paese, tanto da attirare diversi giornalisti all'interno del porto: alla loro presenza il portoghese ha perso le staffe contro diversi reporter, minacciandoli di rompere tutta la loro attrezzatura. Le autorità avevano fatto chiudere il magazzino all'ex giocatore al momento della scoperta, ma adesso Coentrao dovrà fare i conti con la giustizia perché la sua attività è stata aperta senza alcuna licenza. Un episodio increscioso che potrebbe mettere fine al suo commercio ittico, anche se in questo caso i giudici non si sono ancora pronunciati sul futuro del suo lavoro nel mondo ittico che potrebbe comunque continuare.