Claudio Marchisio dice addio al calcio, che fanno oggi i compagni della ‘sua’ Juventus
A soli trentatré anni, di cui oltre venti passati alla Juventus, Claudio Marchisio si ritira. Causa tanti (troppi) infortuni il "Principino", ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. E lo farà proprio all'Allianz Stadium, oggi pomeriggio (ore 15) in una conferenza stampa organizzata per l'occasione. Il ragazzo di Torino, in bianconero fin da quando di anni ne aveva otto, resterà per sempre nella storia della Juventus, con cui ha vinto scudetti, quasi tutti da grande protagonista. In prima squadra ha vestito la maglia della Vecchia Signora per 11 stagioni (con l'intermezzo del prestito all'Empoli dopo la promozione dalla Cadetteria) e con la numero #8 sulle spalle è stato uno dei fari del club nel periodo della rinascita dopo Calciopoli e la Serie B, titolare inamovibile nella formazione del primo scudetto da allenatore di Antonio Conte, quello vinto da imbattuti nella stagione 2011/2012. Tecnico pugliese, ora all’Inter, che domenica affronterà proprio la Juventus da avversario nel big match di San Siro dove in palio ci sarà la vetta della classifica.
La “BBC” non va più in onda in bianco e nero
Marchisio in quel torneo giocò 36 delle 38 partite, solo Pirlo ne giocò di più, segnando 9 gol, solo Matri ne realizzò di più. In porta c'era Buffon e in difesa la famosa “BBC” (Bonucci-Barzagli-Chiellini). Di questi quattro solo Leonardo Bonucci domenica partirà titolare. Giorgio Chiellini infatti è infortunato, mentre Gigi Buffon ha lasciato il posto da titolare a Wojchech Szczesny. Andrea Barzagli invece si è ritirato al termine della scorsa stagione e da qualche settimana è rientrato in società con il ruolo di collaboratore tecnico (e chissà se anche per il “Principino” non ci sia un posto riservato in società).
Lichtsteiner è in Bundesliga, Vidal ha già battuto l’Inter di Conte
Il 3-5-2 di Conte si reggeva sugli esterni: Simone Pepe e Stephan Lichtsteiner. Il romano si è ritirato mentre lo svizzero, dopo l’esperienza in Premier League con l’Arsenal, oggi gioca in Germania all'Augusta, entrambi dopo numerosi altri trionfi in maglia bianconera. Arturo Vidal, che arrivò proprio in quella stagione in bianconero, dopo il Bayern Monaco, è ora al Barcellona (e ieri è stato determinante nella rimonta dei blaugrana proprio sull’Inter di Antonio Conte). Con il cileno e Marchisio a centrocampo c’era il “maestro” Andrea Pirlo che si è ritirato nel 2017 dopo una carriera ricca di successi, e un’ultima esperienza in Major League negli Stati Uniti.
Matri e Quagliarella ancora giocano (e segnano) in Serie A
In attacco c'erano Alessandro Matri e Mirko Vucinic. L’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano che quella stagione fu il capocannoniere della squadra gioca ancora in Serie A e nell’ultima sessione di mercato è passato dal Sassuolo alla neopromossa Brescia. Il montenegrino invece, finito negli Emirati Arabi Uniti all’Al Jazera, ha appeso gli scarpini al chiodo dopo un brutto infortunio al termine della stagione 2016/2017 (nella quale non è mai sceso in campo) . Panchinari di lusso di quella Juventus: Alessandro Del Piero e Fabio Quagliarella. Per lo storico capitano bianconero quello fu l'ultimo scudetto in cui fu spesso decisivo. Poi esperienze all'estero (in Australia e India) fino al ritiro arrivato nel 2014. Il campano invece continua a stupire nonostante l'età e sembra migliorare con il passare degli anni come dimostra il fatto che lo scorso anno si è laureato nientemeno che capocannoniere della Serie A.
Estigarribia, Borriello, Krasic ed Elia: che fine hanno fatto gli “altri” della Juve degli imbattibili
Andiamo a vedere adesso dove giocano (se giocano ancora) anche gli altri componenti della rosa a disposizione del tecnico leccese in quella stagione in cui la Juventus vincerà i primo dei suoi otto scudetti consecutivi. Tra gli uomini più utilizzati da Antonio Conte in quel campionato c’erano Emanuele Giaccherini, rimasto al Chievo dopo la retrocessione della passata stagione, Paolo De Ceglie, al momento svincolato, e il paraguayano Marcelo Estigarribia che oggi gioca in Argentina con la maglia del Colon de Santa Fe. Da gennaio a giugno di quella Juventus fece parte anche quel Marco Borriello che attualmente non gioca più ma è direttore sportivo e secondo allenatore dell'Ibiza-Eivissa, club che milita nella terze serie spagnola.
Sempre a gennaio sono arrivati anche Martin Caceres, oggi alla Fiorentina, e Simone Padoin, adesso in Serie B all'Ascoli. Completavano la rosa il serbo Milos Krasic, ora svincolato, Michele Pazienza, ora allenatore con due esperienze in serie C ma al momento senza panchina, il secondo portiere Marco Storari ritiratosi anche lui dopo aver giocato a Cagliari e con il Milan, Luca Marrone, ora con il Crotone in B, l’olandese Eljero Elia, ora all'stanbul B.B., e l’eroe del Mondiale 2006 Fabio Grosso che si ritirò proprio quell'anno e che oggi è anch’esso allenatore con due esperienze importanti in Serie B, con Bari e Verona, alle spalle.