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Claudio Lotito: “Non esiste più la lazietta. Oggi è grande Lazio, libera, indipendente, leader”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito ha delineato le linee guida del suo mandato e la crescita da parte della società sia per meriti sportivi che dirigenziali: “Oggi siamo un club di riferimento, autonomo, all’avanguardia in ogni settore. Dettiamo strategie nel calcio nazionale con autorevolezza e un altissimo senso di appartenenza alla nostra storia”
A cura di Alessio Pediglieri
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Orgoglio Lazio. Così si può riassumere il lungo confronto che il presidente Claudio Lotito ha avuto con il popolo celeste attraverso i canali ufficiali della radio del club. Il patron della società capitolina ha ribadito l'attuale impegno per rendere la Lazio uno delle migliori realtà del calcio italiano e non solo, celebrandone i fasti passati e la grandezza attuale, identificata non solo nell'ultimo campionato di livello, ma anche nella gestione economica e dirigenziale,  in grado di autofinanziarsi e sostenersi come i top team.

"Non siamo più la Lazietta, oggi siamo semplicemente la grande Lazio" ha sottolineato con orgoglio e un pizzico di autoreferenzialità Claudio Lotito che ha sciorinato tutto ciò che è stato fatto in investimento pratico, soprattutto nell'attuale cittadella celeste del centro di allenamento, fiore all'occhiello per poter ripartire al massimo e in anticipo su altri club, anche in periodo di protocolli Covid-19: "Abbiamo ricostruito quasi tutto, eretto 9 spogliatoi all'avanguardia, palestre, sale mediche con tutte le specializzazioni, persino una sala operatoria interna. Vogliamo rappresentare l'eccellenza ad ogni livello e ci stiamo riuscendo".

Per Lotito la Lazio "è come un figlio" e come tale va trattata, senza rinnegare il passato "ciò che è stato vinto prima del mio arrivo dev'essere mostrato con orgoglio, non con invidia" e progettando presente e avvenire con giudizio e passione: "Mi prendono in giro, per le lavatrici comprate, perchè ho fatto rifare il muro di cinta del Centro Sportivo e sul muro verrà posto un grande scudetto illuminato.  Chi è laziale deve avere altissimo il senso di appartenenza" ed è per questo che al ‘S.S. Lazio S.p.A. Training Center' – nuova scritta con tanto di scudetto tricolore apposta al muro di cinta di Fornello  – si costruirà anche un nuovo cancello: "verranno esposte due ali di aquila con il becco al centro del cancello. Direte, cosa centra? C'è differenza quando arriva un calciatore e si ritrova a guardare un muro in tufo, brutto, o una cosa ampollosa, importante"

Un restyling che ha permesso alla Lazio oggi anche di avere una forte voce in capitolo all'interno del panorama calcistico nazionale. Sia per i risultati sul campo – che negli ultimi 8 anni dominati dalla Juventus ha comunque permesso alla Lazio di conquistare 2 Supercoppa Italiane e altrettante Coppe Italia – che per la crescita di immagine e rispettabilità: "Siamo liberi di decidere il nostro destino e dettiamo le linee strategiche del calcio nazionale per la nostra capacità che ci viene riconosciuta, non per altri motivi"

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