Chi vince lo scudetto tra Inter e Milan a pari punti: la classifica avulsa e gli scontri diretti
Scudetto assegnato con la classifica avulsa in caso di arrivo a pari punti tra due o più squadre. Il rischio che in Serie A accada una cosa del genere è palpabile alla luce del trend di risultati. A contendersi la vittoria finale del campionato sono Milan e Inter: sarà però l'ultima giornata di Serie A a stabile quale delle due compagini milanesi si stamperà il tricolore sul petto. Nella penultima giornata di Serie A, le vittorie di Milan e Inter, rispettivamente contro Atalanta e Cagliari, hanno lasciato la classifica invariata: al primo posto i rossoneri con 83 punti seguiti dai nerazzurri a 81. Nell'ultima giornata di campionato, che vedrà il Milan impegnato nella trasferta di Sassuolo e l'Inter giocare in casa contro la Sampdoria. i rossoneri possono permettersi anche un pareggio. Napoli e Juventus, ormai certe della partecipazione alla prossima stagione della Champions League, non hanno più aritmeticamente nessuna possibilità di ritornare in corsa: i partenopei sono terzi a 76 punti mentre i bianconeri di Allegri occupano il quarto posto con 69 punti. Manca ormai solo una giornata alla fine del campionato di Serie A: cosa succede in caso di arrivo a pari punti tra rossoneri e nerazzurri? La classifica avulsa premierebbe il Milan che avrebbe la meglio sui cugini in virtù della regola degli scontri diretti.
Come funziona la classifica avulsa in Serie A: come si calcola, i criteri a pari punti
La classifica avulsa è un metodo per risolvere le parità di punti nelle competizioni che assegnano un titolo. Si tratta di una classifica nella classifica che non tiene conto di tutte le squadre in competizione ma solo di quelle che si trovano a pari punti. Se al termine del campionato due squadre arrivano a pari punti per determinare la migliore posizione in classifica si ricorre ai confronti diretti. Nel caso il numero di squadre a pari punti sia maggiore la posizione esatta e definitiva sarà stabilita facendo riferimento a cinque criteri progressivi indicati dal regolamento: si otterrà una classifica avulsa, ovvero una graduatoria parallela rispetto a quella generale (basata sui risultati delle 38 giornate) e focalizzata solo sulle formazioni direttamente coinvolte. Tra i fattori suggeriti si va dai punti ottenuti dalle squadre negli scontri diretti fino all'imponderabilità dell'eventuale sorteggio a cui si fa riferimento in ultima istanza, solo nel caso in cui non fosse possibile stabilire un ordine gerarchico servendosi dei calcoli numerici. Di seguito l'elenco dei cinque punti fissati dalle norme:
- punti negli scontri diretti
- differenza reti negli scontri diretti
- differenza reti generale
- reti totali realizzate in generale: il numero totale dei gol fatti diventa dirimente anche in caso di equilibrio nella differenza reti delle squadre
- sorteggio.
Chi vince lo Scudetto a pari punti tra Milan e Inter: la classifica degli scontri diretti
Indicati i cinque criteri generali stabiliti dal regolamento di Serie A su chi ottiene un migliore piazzamento, ecco cosa succede nel dettaglio della prima variabile (punti negli scontri diretti) utile a determinare la classifica avulsa. Sono presi in considerazione solo i risultati delle partite tra le squadre che hanno chiuso il campionato a pari punti, calcolando così una classifica separata che assegnerebbe lo scudetto nell'ipotesi di un clamoroso arrivo multiplo a pari merito. Il conto degli scontri diretti tra le prime quattro della classifica si è completato con Juve-Inter, giocato il 3 aprile e vinto dalla squadra di Simone Inzaghi. Alla luce dei risultati in questo campionato, la classifica avulsa vede questa situazione:
- Milan 7 punti. La squadra di Pioli è in vantaggio con l'Inter (ha pareggiato per 1-1 e vinto per 1-2 i derby tra andata e ritorno) mentre contro Napoli (sconfitta a San Siro per 0-1, vittoria al Maradona per 0-1) e Juventus (pareggi per 1-1 e 0-0) si dovrà ricorrere ai criteri immediatamente successivi.
- Inter 5 punti. La formazione di Inzaghi è in svantaggio contro i cugini del Milan (in virtù della sconfitta rimediata nel derby di ritorno) e avanti rispetto al Napoli e Juventus (contro entrambe le squadre i nerazzurri hanno all'attivo una vittoria e un pareggio).
Nella storia del calcio italiano non è mai successa una cosa del genere. C'è un precedente, ma con regole molto diverse rispetto a quelle attuali: nel 1964 il titolo tricolore si decise allo spareggio tra le due squadre che avevano terminato la stagione a pari merito, lo vinse il Bologna di Fulvio Bernardini che superò l'Inter per 2-0.
Non occorre, invece, andare troppo indietro nel tempo per trovare un altro finale di torneo al cardiopalmo: in quello del 2002, conosciuto come il tremendo 5 maggio (per l'Inter, caratterizzato dalle lacrime di Ronaldo il fenomeno), a prevalere fu la Juventus che balzò dal terzo al primo posto suggellando l'impresa all'ultima giornata. Successo dei bianconeri a Udine (0-2), sorpasso alla squadra di Cuper travolta 4-2 dalla Lazio all'Olimpico, staccata anche dalla Roma (0-1 a Torino): Juventus 71, Roma 70, Inter 69. Furono novanta minuti decisivi e vietati ai deboli di cuore. Cosa succederà quest'anno?
