Clamoroso rigore negato da Di Bello al Bologna contro la Juventus: “Episodio allucinante”
Il Bologna schiuma rabbia per l'intervento di Iling-Junior su Ndoye. È uno degli episodi da moviola della partita Juventus-Bologna che fa discutere. Ma mentre per la rete annullata a Vlahovic la posizione di Rabiot (in fuorigioco attivo) è la discriminante che invalida tutto, il caso del contatto che avviene in piena area dei bianconeri diventa pietra dello scandalo e solleva proteste fortissime da parte della panchina di Thiago Motta. Perché il Var non interviene? È la domanda ricorrente.
L'arbitro Di Bello, che sembra fare un rapido check con gli ufficiali di gara in cabina di regia, è convinto non ci sia fallo. È certo della sua decisione e non ritiene opportuno usufruire della on-field-review per dirimere quella situazione molto controversa. Una scelta che lascia molto perplessi a giudicare dalle immagini che mostrano come il calciatore bianconero agganci il piede dell'avversario che sta per avventarsi sulla palla respinta da Perin e ne provochi la caduta.
Un giocatore falciato davanti al portiere non può che essere rigore ed espulsione – sono le parole a Dazn di Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, subito dopo la gara -. Un errore nell'epoca della tecnologia è insopportabile. L'amarezza è perché si sta lavorando da anni sulla tecnologia, tanto che sono stato uno di quelli che ha chiesto l'anticipazione dell'ingresso del VAR e non riusciamo a capire come su episodi come questi non si possa intervenire. È veramente una follia.
Cosa è successo? Il contesto nel quale avviene l'episodio alimenta il nervosismo degli ospiti che conducono per 0-1 in trasferta e, nell'occasione, possono addirittura raddoppiare e mettere le mani sulla eventuale vittoria. Si spiega anche così l'atteggiamento del Bologna che non rinuncia ad attaccare e si rende pericoloso con Zirkzee. È dai suoi piedi che parte il tiro ribattuto dal portiere della Juve: la palla, però, resta nell'area piccola ma è Ndoye che rispetto a Iling si piazza davanti e prende la posizione. Sta per calciare ma viene steso dall'avversario. Per Di Bello non è calcio di rigore (la sua certezza ‘giustifica' in parte il mancato intervento del Var). La panchina del Bologna urla e si fionda in campo: il direttore di gara estrae i cartellini, ammonendo Thiago Motta ed espellendo un suo collaboratore.
Il rigore negato è tanto più clamoroso non solo perché l'arbitro Di Bello non va a bordo campo per la on-field-review ma anche per l'errore che rende più grave la sua decisione: il fallo di Iling è un DOGSO, una chiara occasione da rete negata. Oltre all'assegnazione del rigore, avrebbe dovuto anche espellere il calciatore della Juventus.