Clamoroso Osimhen, lascia Napoli prima della partita decisiva con il Braga: è a Marrakech
Alla vigilia della sfida di Champions contro il Braga, Victor Osimhen è volato a Marrakech, in Marocco, per partecipare alla cerimonia di premiazione del Pallone d'Oro Africano 2023 (con lui ci sono anche l'agente e un fisioterapista del club). L'attaccante del Napoli è uno dei tre finalisti (gli altri sono Salah del Liverpool e Hakimi del Paris Saint-Germain) per il titolo di miglior calciatore dell'anno che, con ogni probabilità, avrà tra le mani dopo aver conquistato anche quello in Serie A (oltre al riconoscimento di bomber assoluto) grazie alla vittoria dello scudetto.
Il calciatore nigeriano rientrerà in Italia nella notte, dopo un viaggio tra andata e ritorno di più di 6 ore e oltre 6 mila chilometri. La grottesca coincidenza in calendario (quasi si sovrappone agli impegni tra campionato e Coppa) ha fatto sì che, in virtù di un viaggio concordato con il club, saltasse la seduta di allenamento con il resto della squadra alla vigilia di una partita molto importante per la stagione.
Osimhen ha svolto una seduta differenziata in solitario ma la sua presenza contro i portoghesi non è in discussione. Ma la situazione in sé è surreale, considerato soprattutto il delicato momento che il Napoli sta attraversando: è scivolato fuori dalla zona Champions (-1 dal 4° posto) a causa della doppia sconfitta in campionato con Inter e Juventus.
E martedì sera al Maradona c'è il Braga: l'ultimo impegno della fase a gironi di Champions è decisivo per la qualificazione agli ottavi. Traguardo a un passo tanto che ai partenopei potrebbe bastare anche una sconfitta (ma con un solo gol di scarto) per accedere al sorteggio e alla fase a eliminazione diretta.
La tempistica della vicenda Osimhen è solo l'ennesimo atto di un'annata caotica per il Napoli che, nel giro di pochi mesi, è passato dal titolo di Campione d'Italia ottenuto con 16 punti di vantaggio all'oblio delle posizioni di rincalzo, del tricolore già scucito dalla maglia, d'un ritardo dalle posizioni di vertice abissale (-14 dai nerazzurri, -12 dai bianconeri) fino a restare invischiato nel mucchio selvaggio (con Roma, Bologna, Fiorentina e Atalanta) di formazioni che lottano per piazzarsi tra le prime quattro. E, a differenza di un anno fa, non ha nemmeno la qualificazione agli ottavi ancora in tasca.
Stagione balorda (anche) per l'attaccante che, complice un infortunio muscolare, ha disputato finora 14 partite tra Serie A (11) e Champions (3) segnando 6 gol complessivi (l'ultimo risale a inizio ottobre scorso e non bastò a evitare il tracollo con la Fiorentina).